
Proteste a Campidoglio: "Dimissioni per Gualtieri, è una vergogna!"
2025-03-20
Autore: Chiara
Non si ferma la polemica contro il sindaco Roberto Gualtieri dopo che si è saputo che Roma Capitale ha finanziato la manifestazione "Una piazza per l'Europa" del 15 marzo con 270mila euro. In occasione della seduta consiliare del 20 marzo, i Fratelli d'Italia hanno alzato la voce chiedendo le dimissioni del sindaco, esibendo uno striscione con la scritta "Gualtieri vergogna capitale!".
Tensioni in Campidoglio
La protesta ha coinvolto non solo i membri di Fratelli d'Italia, ma anche politici a livello municipale e regionale. Mentre la destra si scagliava contro Gualtieri, alcuni rappresentanti della maggioranza hanno controbattuto mostrando un’altra insegna che diceva "Basta bombe su Gaza", sottolineando le divisioni anche su questioni globali e non solo locali.
Manifestazione del 15 marzo: un evento controverso
L'evento del 15 marzo ha visto la partecipazione di circa 50mila persone, secondo le affermazioni degli organizzatori. Tuttavia, la destra ha criticato fortemente la decisione di utilizzare fondi pubblici, considerandola una manifestazione politica anziché un evento istituzionale.
Richiesta di dimissioni più forte che mai
Maria Cristina Masi, consigliera, ha dichiarato: "Gualtieri deve spiegare perché ha sostenuto tale evento con i soldi dei romani. Dobbiamo garantire che le risorse comunali siano utilizzate per il bene di tutti e non per la propaganda di parte". Rachele Mussolini e Francesco Carpano di Forza Italia hanno esortato Gualtieri a riflettere sulla sua gestione delle finanze pubbliche.
Critiche sulle modalità di spesa
Fabrizio Santori della Lega ha rivelato pratiche di "spacchettamento delle spese" per evitare controlli, aumentando il sospetto su come sono stati utilizzati i fondi. Ha sottolineato che i costi complessivi potrebbero superare i 270mila euro inizialmente dichiarati, includendo eventuali spese non ancora rese pubbliche.
Una tensione crescente
Il clima di protesta è palpabile: urla di "Dimissioni" e "Roma libera" riecheggiano tra le mura del Campidoglio, segnando un ritorno delle contestazioni accese come non si vedeva da anni. La situazione è complicata dall'imminente commissione di Trasparenza prevista per il 21 marzo, dove solo il Capo Segreteria di Gualtieri, Albino Ruberti, è atteso a rispondere alle pressanti domande delle opposizioni.
La manifestazione del 15 marzo, quindi, non è solo un evento, ma un simbolo di una Roma divisa e in tumulto, dove le decisioni politiche e le spese pubbliche sono sotto scrutinio come mai prima d'ora.