Nazionale

Processo a Ciro Grillo e amici: rivelazioni shocking da 370 pagine di prove

2024-11-08

Autore: Sofia

Il processo che vede imputati Ciro Grillo e i suoi amici Francesco Corsiglia, Vincenzo Lauria ed Edoardo Capitta ha proseguito oggi con la seconda udienza consecutiva presso il tribunale di Tempio Pausania. I quattro giovani genovesi sono accusati di aver commesso una presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo-norvegese durante la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 in una villa a Porto Cervo.

Durante l'udienza, i periti della difesa hanno avuto l'opportunità di presentare le loro analisi. Il medico legale Marco Salvi ha dichiarato che, secondo la sua valutazione, la ragazza non era ubriaca al momento dei fatti. Inoltre, l'informatico Mattia Epifani ha fornito una deposizione dettagliata in merito alla vasta mole di dati analizzati, che include 40 terabyte di informazioni estrapolati da cinque telefoni cellulari appartenenti agli imputati e alla presunta vittima.

Le prove raccolte consistono in 370 pagine di analisi di messaggi, chiamate, foto e post sui social media. Questi dati, catalogati in modo cronologico, ricostruiscono le attività del gruppo e della vittima nei giorni precedenti e successivi agli eventi contestati. Ogni spostamento, conversazione e interazione sui social è stato esaminato minuziosamente dal consulente, supportato da foto e video recuperati dai cellulari.

Le analisi hanno anche incluso dati dal 2018, offrendo uno sguardo completo alla vita digitale degli involti prima della violenza. L'attenzione si è concentrata soprattutto sulla serata in cui il gruppo ha incontrato la studentessa nella discoteca Billionaire, fino agli eventi successivi nella villa di Porto Cervo.

Le prossime udienze sono programmate per il 2 e il 16 dicembre, in cui sarà sentito un interprete e David Enrique Bye Obando, ex fidanzato della principale accusatrice, il quale doveva apparire il 23 settembre scorso. Bye Obando è stato accusato dalla studentessa di averla violentata in Norvegia nel maggio 2018.

Secondo le previsioni, la sentenza di primo grado è attesa nella primavera del 2025, portando con sé un'attesa crescente per la verità di un caso che ha suscitato grande attenzione mediatica e sociale.