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Pieri: "Dietro al VAR ci sono persone, e le persone possono sempre sbagliare. Solo attraverso le spiegazioni gli errori vengono accettati"

2025-03-25

Autore: Giovanni

La Lega Serie A ha recentemente annunciato un'importante novità per il campionato, che partirà dalla 30ª giornata: il segnale del VARDict, ovvero le grafiche TV che mostrano i dettagli durante un controllo VAR, sarà integrato sui maxischermi degli stadi. Questa iniziativa mira a mantenere informati gli spettatori riguardo a eventuali revisioni in corso o a controlli VAR prolungati, segnando un passo verso una maggiore trasparenza nel football.

In aggiunta, durante le Semifinali e la Finale di Coppa Italia Frecciarossa 2024/2025, si inizierà a sperimentare la diffusione del Segnale Audio dell'Arbitro. Questo cambio, sostenuto dall’incontro dell’IFAB, avrà lo scopo di esporre le motivazioni delle decisioni arbitrali in merito agli interventi VAR, tramite "On-Field-Review" (OFR).

L'ex arbitro Tiziano Pieri ha commentato la situazione ai microfoni di Rai Radio1 Sport, sottolineando che questo è un passo fondamentale per migliorare la comunicazione tra gli arbitri e il pubblico. "Questo porterà benefici non solo agli spettatori ma anche ai tecnici, che già utilizzano dispositivi per seguire in tempo reale quanto avviene in campo. La trasparenza è sempre positiva".

Pieri ha anche messo in guardia sul fatto che è cruciale preparare gli arbitri a questo cambiamento comunicativo. "Ora che gli arbitri parleranno pubblicamente, non si comprende perché non venga aperto anche un canale diretto di comunicazione con i giornalisti. Dobbiamo avere la possibilità di analizzare insieme le decisioni". L’ex arbitro ha espresso il desiderio di vedere un conferenza stampa dell’AIA dedicata a chiarire le scelte in campo, sottolineando che il VAR non ha eliminato il dibattito, anzi lo ha amplificato. "Dietro al VAR ci sono persone, e le persone possono commettere errori. La trasparenza è essenziale, solo così i nostri sbagli possono essere accettati".

Tuttavia, l'implementazione del VAR ha portato con sé altri problemi, come l'allungamento dei tempi di gioco. L'introduzione di spiegazioni da parte degli arbitri potrebbe addirittura allungare ulteriormente i tempi di inattività, sollevando interrogativi sul recupero dei tempi durante le partite. Pieri ha suggerito che l'opzione del tempo effettivo è una potenziale soluzione, simile a quanto avviene nel rugby. "Una sperimentazione potrebbe essere utile" - ha detto – "Dovremmo anche considerare l’introduzione del VAR a chiamata, con una possibilità di revisione per ogni tempo. È fondamentale che gli arbitri tornino a essere gli unici decisori in campo. Se le decisioni vengono continuamente rivisitate dai colleghi allo schermo, il rischio di ritardi diventa inaccettabile".

In questo nuovo panorama, è evidente che il connubio tra tecnologia e tradizione nel calcio necessita di equilibrio e attenzione, così che gli arbitri possano esercitare la loro autorità senza essere eccessivamente influenzati dal VAR.