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Perché Greta Thunberg Abbandona la Flotilla per Gaza: Un Viaggio Pericoloso e Controverso

2025-09-17

Autore: Francesco

La Flotilla in Partenza: Una Missione Sotto Minaccia

Dopo settimane di attese estenuanti, ritardi e ostacoli burocratici, la Global Sumud Flotilla ha finalmente lasciato i porti tunisini, diretta verso i pericoli del Mediterraneo centrale. Mentre Gaza City è bersaglio dell’esercito israeliano, centinaia di persone fuggono per sfuggire all'orrore dei bombardamenti. In pochi giorni, la Flotilla dovrebbe incontrare la delegazione italiana, ferma a Porto Palo in attesa che le altre imbarcazioni la raggiungano.

Cambiano gli Equipaggi e le Aspettative

La delegazione in partenza da Barcellona ha affrontato dieci giorni di blocchi tra Sidi Bou Said e Bizerte, minacciata da droni non identificati. La sicurezza è diventata una priorità: alcuni membri hanno dovuto ritirarsi, mentre altre barche si sono rivelate inadatte per la traversata. Come se non bastasse, anche il comitato direttivo ha subito cambiamenti, rendendo tutto più complesso.

Greta Thunberg: Una Presenza Controverso

L’ecoattivista svedese Greta Thunberg ha deciso di lasciare il suo ruolo attivo nella missione, pur rimanendo nel comitato organizzativo e a bordo. Le sue motivazioni sono legate a divergenze sulle modalità comunicative; alcuni ritengono che ci si stia concentrando eccessivamente sulla Flotilla anziché sulla crisi umanitaria che si sta svolgendo a Gaza.

Minacce Concrete e Sorveglianza Intensa

La sicurezza della Flotilla è una questione seria: secondo un dossier di attivisti, almeno venti aerei israeliani hanno sorvolato la Sicilia proprio mentre le navi si stavano preparando. Il deputato Pd Arturo Scotto, a bordo di una delle imbarcazioni, ha chiesto più trasparenza sul motivo di queste operazioni. Ma le risposte dall'alto sembrano mancare.

Infiltrazioni Non Gradite: La Questione Libica

Con oltre 36.000 richieste di imbarco, la Flotilla ha attratto l’attenzione globale, ma ha anche attirato tentativi di infiltrazione da parte di gruppi estranei. Un esempio è la barca libica Omar al Mukhtar, con a bordo l'ex autoproclamato primo ministro, la cui presenza è stata ufficialmente disconosciuta dalla Global Sumud Flotilla.

Un Codice di Condotta Per Una Missione di Pace

Con circa 40 barche, tutte tracciabili su un tracker pubblico, la Flotilla avanza con un chiaro codice di condotta che promuove la non violenza e la solidarietà con il popolo palestinese. Gli equipaggi sono impegnati a respingere l'idea di un Mediterraneo trasformato in un luogo di sofferenza e morte, scegliendo invece quella di libertà e diritti per tutti.

Un Mare di Speranza o un Campo di Battaglia?

La Flotilla non è semplicemente un viaggio; è un atto di resistenza e solidarietà. Con ogni onda, c'è una lotta per i diritti umani, un invito affinché il mare diventi simbolo di libertà piuttosto che un campo di battaglia. Come si sviluppa questa missione, il mondo osserva con occhi attenti.