
Orsini: "Fermiamo la burocrazia europea, l’industria è in pericolo!"
2025-04-06
Autore: Matteo
Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha fatto un intervento incisivo durante il congresso federale della Lega, sollevando importanti questioni riguardo l'economia italiana, la burocrazia europea, e la competizione globale. Un momento cruciale per un’industria che sta lottando per la propria sopravvivenza in un mercato in continua evoluzione.
"Non facciamoci prendere dal panico!", ha esclamato Orsini, criticando i recenti crolli sui mercati finanziari in cui Wall Street ha perso in pochi giorni 5.000 miliardi di dollari e Piazza Affari ha visto 47 miliardi evaporare dalla sua capitalizzazione. "Questa situazione deve farci riflettere: i piccoli risparmiatori non devono diventare preda di giochi finanziari speculativi. Rischiamo di bruciare capitalizzazione di aziende che operano realmente nel nostro Paese, e questo è un grosso problema per i cittadini italiani".
La burocrazia europea è stata un tema centrale del suo discorso. Orsini ha chiesto con urgenza una semplificazione delle normative: "Dobbiamo fermare la burocrazia europea; non c'è più tempo. In cinquant’anni, sono state create 13.000 leggi, mentre gli Stati Uniti hanno introdotto solo 3.500. La normativa sulla privacy, come il GDPR, è importante, ma i costi per le aziende sono insostenibili, arrivando a mangiarsi l'8% dei ricavi".
Il presidente di Confindustria ha evidenziato le sfide di competere con attori globali come Stati Uniti e Cina. "Vogliamo fare la nostra parte in termini di responsabilità sociale, ma se ci confrontiamo con chi agisce senza etica, o troviamo un modo per cambiare le regole del gioco, o siamo destinati alla sconfitta."
Orsini ha ribadito l'importanza delle relazioni con gli Stati Uniti, sottolineando che hanno raggiunto un saldo di esportazione positivo di 42 miliardi. "Il dialogo con gli USA è essenziale; dobbiamo affrontare unitariamente le questioni che riguardano Europa e Stati Uniti."
Parlando del Green Deal, ha lanciato un avvertimento: "C'è una grande discussione su chi deve fare sacrifici per il clima. In Cina, stanno aprendo nuove centrali a carbone, e noi in Europa dobbiamo trovare un equilibrio tra ambiente e sviluppo industriale. Sì all'auto elettrica, ma dobbiamo anche considerare i costi energetici e le connessioni. L'Italia ha enormi problemi in questo campo!"
Infine, Orsini ha affrontato il tema cruciale dell'energia: "Sì al nucleare, è una necessità! Dobbiamo agire ora e non fare passi indietro. Non può esserci divisione politica su questo, è una questione di salvaguardia per il nostro Paese. L'energia è al centro della nostra industria e dei lavoratori; noi e i lavoratori siamo un'unica cosa."
Orsini ha chiuso il suo intervento lanciando un appello forte alle istituzioni: servono pragmaticità, coraggio e una visione di lungo termine per salvaguardare l'industria italiana e affrontare le sfide globali.