Negli ultimi giorni, la tranquilla cittadina di San Benedetto del Tronto è stata scossa da un grave episodio di violenza che ha portato all'arresto di tre individui coinvolti in una rissa che ha avuto esiti tragici.

Gli arrestati, tra cui due amici della vittima, sono accusati di vari reati, tra cui rissa aggravata, omicidio e tentato omicidio.

È emerso che uno dei colpevoli, la vittima, Bhenkarbuch, avrebbe già un passato criminale, essendo involucrato in un tentato omicidio avvenuto nell'inverno del 2023, quando fu coinvolto in un incidente che vide l'utilizzo di machete.

I due uomini di Giulianova, uno dei quali è di origine romena, erano invece sotto sorveglianza domiciliare, ma erano stati liberati nonostante l'opposizione della procura di Teramo.

Il terzo arrestato, un giovane italiano originario di Grottammare, sembrerebbe essere stato un complice nella rissa, che ha avuto inizio presso lo Chalet Kontichi, un locale notturno attualmente sotto sequestro.

Gli inquirenti, coordinati dalla procura di Ascoli Piceno, stanno ricostruendo la catena di eventi che ha condotto a questo violento confronto.

Le audizioni di testimoni e le analisi delle telecamere di sorveglianza sono state fondamentali per chiarire la sequenza dei fatti, in particolare il passaggio della lite all'esterno del locale.

Qui, la situazione è degenerata con l'uso di coltelli e machete, culminando nell'omicidio di Bhenkarbuch.

Dopo il delitto, un'allerta è stata lanciata fino a Grottammare, dove un'altra persona è rimasta ferita in un incidente simile.

Questo episodio fa interrogare la comunità su temi come la sicurezza e il controllo delle bande giovanili.

È un monito di quanto la violenza possa emergere anche in contesti apparentemente innocui, trasformando una serata di festa in una tragedia.

Le autorità locali promettono di intensificare i controlli e le misure preventive per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro.