"Siamo usciti insieme, l'ho vista incamminarsi molto veloce. Poi, in un attimo, l'ho vista sparire". Con queste parole toccanti, Nazia Shaheen, madre di Saman, ha testimoniato durante il processo d'appello a Bologna riguardante l'omicidio della giovane, per cui due persone, tra cui lo zio, sono state condannate all'ergastolo.

Durante la sua testimonianza, Nazia ha descritto gli eventi del 30 aprile 2021, quando Saman, solo pochi giorni prima di essere riportata a casa contro la sua volontà, espresse il desiderio di tornare in comunità.

Nonostante gli sforzi dei genitori per convincerla a non partire, Saman era determinata e cercava la sua libertà. La madre ha chiesto di sospendere l'udienza, sottolineando il dolore profondo e l'angoscia che ha provato in quel momento fatale.

Il caso di Saman ha suscitato ampio dibattito in Italia, sollevando interrogativi su temi come i diritti delle donne, onore e cultura. La storia ha anche acceso i riflettori su altri casi simili, evidenziando la necessità di maggiore protezione per le giovani donne in situazioni di vulnerabilità.

Gli sviluppi futuri del processo potrebbero avere ripercussioni significative sia sul piano legale che sociale.

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