Tecnologia

Nuovo Codice della Strada: Waze e Google Maps possono farci incorrere in multe? Ecco la verità!

2025-01-03

Autore: Marco

La rivoluzione del Codice della Strada in Italia ha sollevato molte domande: l'uso di Google Maps e altre app di navigazione ci può far incorrere in sanzioni? Scopriamo cosa c'è da sapere!

Dall'introduzione del nuovo Codice della Strada, i conducenti italiani sono in allerta. Le multe per eccesso di velocità possono arrivare fino a 2.170 euro! Non solo: ci sono telecamere che potranno catturare i trasgressori, dando il via a una vera e propria caccia ai 'furbetti' della velocità.

Ma l'attenzione è rivolta anche alle app di navigazione come Google Maps, che negli ultimi anni hanno integrato funzionalità di monitoraggio della velocità. Queste app, utilizzando il GPS dei dispositivi, possono fornire informazioni sulla velocità attuale del veicolo e segnalare se si supera il limite. Ma ciò solleva un interrogativo cruciale: è possibile ricevere una multa basandosi su queste informazioni?

La risposta di Google è chiara: il tachimetro presente nell'app è solamente a scopo informativo. Google avverte l'utenza di non fare affidamento esclusivo su questi dati, consigliando di controllare sempre il tachimetro dell'auto. Ciò è dovuto a vari fattori, come la precisione del segnale GPS e la qualità del ricevitore del telefono. Pertanto, le due misurazioni di velocità potrebbero differire, e l'affidarsi unicamente all'app potrebbe risultare rischioso.

Inoltre, si deve considerare che in alcune aree, le app potrebbero anche non avere accesso a tutti i dati sul traffico o sugli incidenti, segnalando così valori non sempre precisi. In un contesto in cui le multe si fanno sempre più severe, gli automobilisti dovrebbero prestare attenzione e fare riferimento principalmente agli strumenti ufficiali del proprio veicolo per evitare brutte sorprese.

In sintesi, mentre Waze e Google Maps possono essere utili alleati per una guida più consapevole, la responsabilità finale rimane sempre sull'automobilista. Ricordiamo quindi: #NonGiocareConLaTuaSafety!