Finanze

Nuove Regole di Calcolo della Busta Paga: Ecco Chi Rischia di Perdere di Più dal 2025

2024-11-13

Autore: Francesco

La Legge di Bilancio 2025 porta con sé importanti novità per i lavoratori italiani, soprattutto per quanto riguarda il calcolo dello stipendio netto. Infatti, si passerà da un sistema di tagli al cuneo contributivo a uno di tipo fiscale. Sebbene il governo sostenga che il nuovo calcolo non penalizzerà nessuno, analizzando i dettagli emergono diverse preoccupazioni.

Molti lavoratori si troveranno con un importo netto in busta paga ridotto a partire dal 2025. La transizione da un alleggerimento contributivo—dove il lavoratore versa meno aiuti all'INPS, con il governo che copre la parte mancante— a un'agevolazione fiscale comporta anche un'altra problematica: una minore capienza fiscale, limitando l’accesso a ulteriori detrazioni.

Introducendo il concetto di cuneo fiscale, si fa riferimento alla differenza tra lo stipendio lordo e quello che realmente entra nelle tasche dei lavoratori. Questo scenario cambia notevolmente quando ci si allontana dalle attuali misure di sgravi.

Attualmente, per i redditi fino a 35.000 euro, i lavoratori godono di uno sgravio fiscale del 6%, che per i redditi fino a 25.000 euro aumenta a 7%. Nel corso del 2024, questo ha portato a un risparmio mensile stimato di circa 160 euro.

Tuttavia, con la riforma prevista nel 2025, i contributi dovranno essere nuovamente versati per intero, il che potrebbe tradursi in una situazione complicata per chi ha redditi nelle fasce basse e medie.

Ecco una panoramica dettagliata dei nuovi cambiamenti: per i redditi fino a 20.000 euro sarà introdotto un bonus che varia dal 7,1% per un reddito di lavoro dipendente non superiore a 8.500 euro fino a un massimo di 960 euro per chi guadagna tra 15.000 e 20.000 euro. Per le fasce di reddito superiori, fino a 32.000 euro, ci sarà un incremento della detrazione da lavoro dipendente fino a 1.000 euro.

Ma chi perderà realmente con questa nuova riforma?

I lavoratori che guadagnano attualmente intorno ai 35.000 euro sono quelli che rischiano di subire il maggiore impatto negativo. Presenti oggi uno sgravio che permette di risparmiare circa 1.938 euro lordo in un anno, questo verrà meno, levando circa 98 euro al mese dalle loro buste paga.

La nuova detrazione che verrà calcolata per questa fascia di reddito, infatti, non coprirà le perdite già subite e aumenterà la complessità del panorama fiscale. Le preoccupazioni aumentano anche per chi ha famiglie a carico, in quanto le detrazioni potranno non essere sufficienti a compensare i tagli apportati dalla nuova normativa.

Rimanere informati su questi cambiamenti e adattarsi a loro sarà cruciale per tutti i lavoratori italiani, soprattutto coloro che si ritrovano sopra i 35.000 euro di reddito, che a partire dal prossimo gennaio potrebbero trovarsi in difficoltà.

Per il momento, è essenziale monitorare le dichiarazioni del governo e i dettagli definitivi della legge, per comprendere come proteggere il proprio stipendio nella transizione alle nuove normative.