Nazionale

'Non saremo la nuova Ungheria': la grande protesta contro il ddl sicurezza

2025-01-17

Autore: Matteo

È partita un’importante manifestazione nel cuore di Roma, dove un numeroso corteo di manifestanti ha acceso fiaccole e alzato le voci in segno di protesta contro il ddl sicurezza. I partecipanti, uniti sotto il grido "siamo tutti antifascisti", hanno sfilato fino a Largo di Torre Argentina, con diversi studenti presenti in una piazza fortemente sorvegliata dalle forze dell'ordine, da Corso del Rinascimento fino a Largo del Teatro Valle.

Durante la manifestazione, i manifestanti hanno ribadito il loro rifiuto alla compressione delle libertà civili, affermando: "Non toccherete la nostra democrazia. Noi non abbasseremo la testa nonostante la vostra censura e i vostri manganelli". L'atmosfera era carica di determinazione, con una chiara richiesta di maggiore partecipazione democratica in un momento delicato per il paese. La frase "due anni con un governo fascista sono tanti, troppi. Non saremo la nuova Ungheria" ha risuonato tra le strade, sottolineando il timore che il ddl sicurezza possa portare a una diminuzione dei diritti individuali e delle libertà fondamentali.

Lo slogan "Portiamo 100 mila luci contro il buio del regime" ha accompagnato l’iniziativa organizzata dalla Rete no ddl sicurezza, che ha visto anche la partecipazione di presidi in diverse città italiane, tra cui Empoli, Bologna, Napoli, Reggio Emilia e Asti. L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di cruciale importanza, invitando tutti a riflettere sulle conseguenze di leggi che potrebbero limitare l'accesso alla giustizia e alla libertà d'espressione nel paese.

In un clima di crescente preoccupazione, i cittadini affermano fermamente: il futuro della democrazia italiana non può essere messo in discussione. Il messaggio è chiaro: la lotta per la libertà e i diritti civili deve continuare.