
"Non osate mostrarci: il racconto scioccante della giornalista aggredita al Quarticciolo!"
2025-08-31
Autore: Sofia
Due giorni di angoscia e paura
Costanza Castiglioni, coraggiosa giornalista di Fuori dal Coro, ci racconta l'incubo vissuto al Quarticciolo due giorni fa. Arrivata ai microfoni di RomaToday, svela cosa è realmente accaduto venerdì pomeriggio in questo quartiere romano.
Il lavoro che diventa pericolo
"Bene, nonostante la paura, non mi hanno fatto del male", inizia Costanza, con una serenità che nasconde l’ansia di quegli attimi drammatici. La troupe stava realizzando un servizio su Tor Tre Teste e Quarticciolo, ma ciò che doveva essere un normale giorno di lavoro si è trasformato in una lotta per la sicurezza.
Un inseguimento da brividi
Costanza e il suo tecnico, per completare alcune riprese, stavano girando con il cellulare in mano. Inizialmente tutto sembrava tranquillo, ma l'atmosfera è cambiata rapidamente: "Dopo aver girato su via Ostuni, ci siamo trovati ad affrontare delle vedette aggressive che ci urlavano contro, dicendoci di non filmare".
Un attacco inquietante
Nonostante il tentativo di fuga, i malintenzionati, a bordo di un’auto Enjoy rossa, hanno iniziato a inseguirli. I giornalisti hanno poi cercato di rifugiarsi nel loro veicolo, ma i provocatori non si sono fermati: "Sono scesi e hanno insistito per impossessarsi del cellulare, cercando di strapparmelo dal finestrino".
"Questo è il nostro posto!" - La minaccia dei locali
Con frasi minacciose come "questo è il nostro posto e non dovete mostrarci in faccia", gli aggressori hanno cercato di intimidire Costanza e il suo tecnico, che ha invece tentato di dialogare per placare la situazione.
La fine di un incubo
Fortunatamente, i due sono riusciti a fuggire e a raggiungere una pattuglia della polizia locale. Grazie alla loro prontezza, la polizia è intervenuta rapidamente. Costanza ha potuto riconoscere gli aggressori, che sono stati arrestati.
Un episodio inquietante in un quartiere difficile
Questo episodio mette in luce quanto possa essere rischioso il lavoro dei giornalisti, soprattutto in aree dove regna la paura e la legge non sembra valere. Costanza ci ricorda che, nonostante tutto, la passione per la verità e per il giornalismo deve prevalere.