
«Nel nome di Dio, basta odio!» - L'invocazione dei leader religiosi per la pace
2025-08-29
Autore: Giulia
Uniti per la Pace: L'appello dei Leader Religiosi
In un poignante flashmob per la pace tenutosi a Roma, i giovani della Comunità di Sant'Egidio hanno riunito le loro voci in un inno alla speranza. Da gesti simbolici a una mobilitazione collettiva, l'Italia si unisce per invocare un cessate il fuoco a Gaza e promuovere il dialogo tra le religioni.
Un Appello Interreligioso per l'Unità
Sotto la guida di figure rispettate, tra cui il cardinale Matteo Zuppi e l'imam Yahya Pallavicini, è stato lanciato un accorato appello interreligioso rivolto alle Istituzioni italiane e ai cittadini: «Basta odio!». Le comunità religiose hanno sottolineato l'urgenza di incontri che possano salvaguardare la convivenza e promuovere un linguaggio di pace.
La dichiarazione sottolinea che «la giustizia per il popolo palestinese e la sicurezza per il popolo israeliano possono avvenire solo attraverso il riconoscimento reciproco e il rispetto dei diritti». I leader religiosi hanno richiamato l'attenzione sulla necessità di fermare le operazioni militari e garantire cibo e cure ai feriti.
Contrastare l'Odio e Costruire la Convivenza
Con il conflitto che minaccia di acutizzare le divisioni, Noemi Di Segni ha dichiarato che è fondamentale concentrarsi su ciò che unisce. «È un momento cruciale, in cui le nostre comunità devono aggrapparsi alla convivenza», ha affermato, mettendo in guardia contro la propaganda e l'odio che possono distruggere i legami sociali.
I leader hanno inoltre avvertito riguardo ai pericoli di confondere identità politiche e religiose, esortando a promuovere iniziative che sensibilizzino le nuove generazioni, spesso attratte da messaggi di boicottaggio.
Un Movimento per la Fratellanza
L'iman Pallavicini ha evidenziato che l'appello rappresenta una risposta a un'emergenza collettiva, sottolineando la necessità di evitare che l'odio e la chiusura prevalgano in Europa e in Italia. L'obiettivo è innescare un movimento di società civile che parta dalle comunità religiose, coinvolgendo anche governo e amministrazioni locali.
Lo scopo è quello di trasformare la tragedia del conflitto in un'opportunità per costruire una fratellanza che superi la diffidenza e porti a una maggiore sensibilità contro l'odio e la violenza.
La Risposta della Società Civile
In risposta a questo appello, la società civile si è mobilitata. La Cgil ha annunciato una manifestazione contro la guerra a Gaza, mentre 1200 giovani della Comunità di Sant'Egidio hanno affollato il Pantheon per un flashmob di pace. Inoltre, oltre 10mila operatori sanitari in tutto il mondo hanno partecipato a una giornata di digiuno per Gaza, dimostrando una crescente solidarietà globale.