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Napoli, tragica sparatoria in centro storico: un 18enne morto, cugino di un giovane ucciso dalla polizia nel 2020

2024-11-09

Autore: Maria

Un tragico evento ha scosso il centro storico di Napoli quando Arcangelo Correra, un ragazzo di 18 anni, è stato colpito alla testa da un proiettile in via dei Tribunali. La sparatoria è avvenuta nelle prime ore del mattino, intorno alle 5, lasciando la vittima gravemente ferita e in condizioni critiche. Portato d'urgenza all'ospedale Vecchio Pellegrini, il giovane è deceduto poche ore dopo a causa di emorragia cerebrale.

Secondo i testimoni, un uomo si è avvicinato a Correra e ha sparato un colpo alla testa, prima di fuggire dalla scena. Gli agenti della Squadra mobile di Napoli stanno attualmente indagando sull'accaduto, cercando di ricostruire la dinamica della sparatoria. La coincidenza della tragedia con il giorno del compleanno del padre di Arcangelo ha reso la situazione ancora più straziante: la madre aveva pubblicato solo poche ore prima su TikTok una raccolta di fotografie familiari per festeggiare il marito. Arcangelo, descritto come un giovane senza precedenti penali, era cugino di Luigi Caiafa, un 17enne ucciso dalla polizia durante una rapina nel 2020, un fatto che ha scosso profondamente la comunità.

Questa sparatoria si aggiunge a una serie crescente di violenze giovanili a Napoli. Solo qualche settimana fa, un 15enne di nome Emanuele Tufano è stato assassinato in Corso Umberto. Inoltre, il 19enne Santo Romano è stato ucciso in piazza Raffaele Capasso mentre tentava di pacificare una rissa tra gruppi di giovani. La spirale di violenza sembra non avere fine, e un minorenne della zona ha confessato di essere stato il responsabile della morte di Romano.

Oggi, mentre la città è in lutto, si svolge anche un'assemblea pubblica intitolata "Liberiamo Napoli dalle violenze", organizzata da Libera Campania e dall'Arcidiocesi di Napoli. Organizzazioni anti camorra, sindacati e cooperative sociali sono presenti in piazza del Gesù per richiamare l’attenzione sulla crescente violenza nella città. Il vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha inviato un messaggio di solidarietà all'iniziativa, sottolineando l'urgenza di affrontare la questione.

Questa ennesima tragedia mette in luce la necessità di un cambio radicale e di interventi efficaci per proteggere i nostri giovani e garantire un futuro migliore per Napoli.