
Morgan Stanley: 2.000 posti di lavoro in meno per affrontare l'incertezza economica
2025-03-19
Autore: Maria
Morgan Stanley, uno dei principali colossi bancari statunitensi, ha annunciato la riduzione di 2.000 posti di lavoro come parte di un piano strategico per contenere i costi e migliorare l'efficienza aziendale.
Questa drastica decisione arriva in un contesto economico globale caratterizzato da incertezze crescenti, particolarmente nel mercato statunitense. Nonostante le aspettative di un aumento dell’attività economica dopo l'elezione di Donald Trump, i risultati attesi non si sono ancora materializzati, lasciando molti clienti in difficoltà a causa di tensioni commerciali e cambiamenti nelle politiche governative.
Scott Bessent, Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, ha recentemente commentato il crollo dei mercati azionari, affermando che le correzioni drastiche sono normali e possono rivelarsi salutari per l’economia. Tuttavia, questi eventi hanno accentuato la necessità di una gestione più rigorosa delle risorse all'interno delle banche.
Nel corso di una conferenza il 18 marzo, Dan Simkowitz, co-presidente di Morgan Stanley, ha indicato che il settore delle fusioni e acquisizioni e le nuove emissioni azionarie sono attualmente in fase di stallo. Questo scenario ha portato l’istituto a rivedere le sue strategie e a rifocalizzarsi su aree chiave.
Nonostante i significativi tagli al personale, Simkowitz ha rassicurato che la banca intende continuare ad assumere talenti nei livelli più alti dell’investment banking, in preparazione di una possibile ripresa dei mercati dei capitali.
In aggiunta, parte della riduzione del personale è attribuibile all’implementazione dell'intelligenza artificiale e all'automazione, due fattori destinati a trasformare radicalmente il modo in cui le aziende operano nel settore finanziario. Questa evoluzione potrebbe comportare ulteriori riduzioni di posti di lavoro negli anni a venire, un trend che potrebbe influenzare non solo Morgan Stanley, ma l'intero settore bancario.