Tecnologia

Miti sul nucleare: i fatti che tutti dovrebbero conoscere

2025-03-19

Autore: Maria

Negli ultimi tempi, l'argomento del nucleare è tornato prepotentemente al centro del dibattito pubblico, e non solo negli Stati Uniti. Anche in Italia, alcuni membri del governo e esperti di settore sembrano promuovere l’uso dell'uranio, più o meno arricchito, come fonte energetica, minimizzando l'esito dei referendum che nel 1997 e nel 2011 hanno rigettato definitivamente il nucleare nel nostro paese.

I recenti incontri, come la COP28, hanno portato alla luce l'impegno di 25 nazioni, guidate dagli Stati Uniti, a triplicare la capacità nucleare entro il 2050. Tuttavia, in Europa, attualmente abbiamo 100 reattori in funzione, la maggior parte dei quali sono obsoleti e circa 90 di essi dovranno essere chiusi entro il 2050. Dunque, per mantenere il livello attuale di energia nucleare, ci sarebbero bisogno di 90 nuovi reattori e in aggiunta, per triplicare la produzione, 300 nuovi reattori entro il 2050. Un compito titanico, se consideriamo il contesto europeo.

In Italia, l'importazione di uranio rappresenta un ulteriore ostacolo; al momento non esiste una miniera operativa in Europa e le capacità di arricchimento sono da acquisire all'estero. Inoltre, la tassonomia europea considera il nucleare come "ecologicamente sostenibile", ma per essere considerato tale, ciascuno Stato membro deve implementare fondi per la gestione dei rifiuti radioattivi e per lo smantellamento degli impianti, creando condizioni particolarmente onerose.

Questo è un momento critico nell'ondata di cambiamento climatico e la costruzione di impianti nucleari richiede tempi lunghi e enormi investimenti che risulterebbero difficilmente recuperabili. Infatti, impianti come Olkiluoto 3 in Finlandia sono stati in costruzione per oltre 18 anni, e il prezzo è lievitato enormemente rispetto alle iniziali previsioni.

Anche se alcune voci di governo puntano sugli SMR, o reattori modulari piccoli, è fondamentale notare che il costo di un nuovo SMR come il BWRX-300 di GE-Hitachi è previsto superare i 5,4 miliardi di dollari, impennandosi ulteriormente con gli interessi.

In termini di costi operativi, l'elettricità generata da impianti nucleari come quelli di Hinkley Point in Regno Unito ha visto un incremento drammatico, con previsioni che suggeriscono un aumento ulteriore dei costi nei prossimi anni, rendendo l'energia nucleare sempre più costosa rispetto alle fonti rinnovabili.

Secondo le ultime stime, nel 2023 il prezzo dell'elettricità prodotta da centrali nucleari è aumentato in modo significativo, confrontando i 53 $/MWh del settore eolico e i 68 $/MWh del fotovoltaico. Gli SMR, al momento non esistenti, sono previsti a costi compresi tra 180 e 260 euro per MWh, risultando quindi ancora un'opzione costosa.

In sintesi, anche se il nucleare viene spacciato come la risposta alla crisi energetica, la realtà è ben diversa: gli investimenti nelle energie rinnovabili stanno creando opportunità e soluzioni più sostenibili, economiche e rapide rispetto a un ritorno al nucleare, la cui impraticabilità continua a emergere con chiarezza.