
Cesare Cremonini, Lùnapop e l'era dello streaming: «Oggi conta quanti clic riceve un disco, non quanti lo ascoltano»
2025-03-22
Autore: Maria
Il famoso cantautore italiano Cesare Cremonini condivide pensieri profondi sul suo prossimo tour negli stadi e sulle celebri chiacchierate con Vasco Rossi in quel di Bologna. “Mi ha detto che camminare è importante”, ha dichiarato fumando una sigaretta mentre si godeva il sole.
Cremonini esprime gratitudine per il successo e il percorso che ha fatto: “Non mi sento in credito con la fortuna. Ho affrontato molte sfide e ora mi ritrovo qui, finalmente pronto a godermi la musica.” Il suo ultimo album, "Alaska Baby", ha ottenuto un enorme successo di vendite, e ora si prepara a lanciare un tour che promette di essere memorabile.
Durante l'incontro con Vasco Rossi, Cremonini racconta l'esperienza: “Quando c’è il sole, cammino per le strade di Bologna. Sono grato degli incontri con artisti che hanno segnato la mia carriera.” Il supporto di persone come Vasco è inestimabile: “Una volta mi disse: ‘Sei il migliore che abbiamo sul palco, iniziamo da qui’.”
Riflettendo sulla propria infanzia, Cesare ricorda momenti d'intimità con la sua famiglia: “Sono cresciuto in una situazione unica, tra un padre più anziano e una madre giovane. Ho imparato a sognare da quei momenti passati a guardare le stelle, rifugiandomi in una fantasia che mi ha accompagnato fino ad oggi.”
Cremonini parla anche del legame speciale con il suo pubblico, affermando: “Non vivo per cercare attenzioni, ma so quanto sia fondamentale il supporto del pubblico. Loro non ascoltano solo con le orecchie, ma vedono e capiscono il messaggio dietro la musica.”
A soli 11 anni, ha cominciato a scrivere canzoni in una lingua inventata, esprimendo senza filtri le sue emozioni. Con i suoi amici formò una band e decise di cantare in italiano, ispirato da grandi nomi della musica come Lucio Battisti e Vasco Rossi, che hanno segnato un’epoca.
Una delle sue prime canzoni, “Vorrei”, è un pezzo chiave della sua carriera: “La scrissi a Maratea, un luogo che rappresenta la mia infanzia. Scegliere il condizionale in amore, ‘vorrei’ anziché ‘voglio’, è una forma gentile.” La collaborazione con Jovanotti il quale disse: “Un giorno gli stadi saranno il tuo terreno di gioco”, ha aperto altre porte professionali al giovane artista.
Cremonini esprime anche una critica alle attuali dinamiche del mercato musicale: “Oggi chi si vanta delle vendite non ha capito la realtà. Quello che conta ora non sono i dischi venduti, ma i clic che un brano riceve. La musica è diventata una sorta di slot machine nell'industria.”
Infine, riflette sulla sua storia con i Lùnapop: “Siamo arrivati dal basso, sfruttando le radio per raggiungere il vertice. L’industria discografica non sapeva da dove arrivassimo. Ho intrapreso un viaggio in Argentina e New York, cercando l'ispirazione di Bob Dylan, mentre mi immergevo nelle opere di Pasolini e Gaber.”
Dalle sue esperienze e dalle storie di vita emergono non solo le sue canzoni, ma un artista che continua a esplorare, creando progetti innovativi e significativi nel mondo della musica.