Milano, studentessa belga denuncia aggressioni sessuali in piazza Duomo: «Circondati da 40 uomini e poi toccati». La procura apre un’inchiesta
2025-01-06
Autore: Maria
Una studentessa belga di Liegi ha denunciato di essere stata vittima di aggressioni sessuali la notte di Capodanno a Milano, insieme a cinque suoi amici. L'episodio si è verificato in piazza Duomo, in un momento di festeggiamenti che ha preso una piega inquietante. La procura di Milano ha deciso di avviare un'inchiesta formale, coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella, in base alle notizie riportate dai media, in attesa della denuncia ufficiale della giovane.
Secondo il racconto della studentessa, il gruppo di amici, composto da quattro ragazze e due ragazzi di età compresa tra i 20 e i 21 anni, si trovava nei pressi dell'ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II quando sarebbe stato circondato da un gruppo di circa 30-40 uomini. La ragazza ha descritto la scena come un momento di grande confusione, durante il quale tutti nel gruppo sono stati toccati, sia sopra i vestiti sia sotto.
L'assalto, che la giovane ha riportato essere avvenuto circa venti minuti dopo la mezzanotte, ha lasciato il gruppo sotto choc. Nonostante ci fosse una forte presenza di forze dell'ordine nelle vicinanze, la studentessa ha affermato di non essere stata vista dagli agenti a causa della ressa e della confusione generale. Una volta riusciti a fuggire dall'assalto, si sono rivolti a una poliziotta per raccontare l'accaduto e ricevere assistenza.
In seguito alla denuncia, la polizia italiana ha avviato accertamenti per identificare i responsabili, esaminando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona. Questo evento ha sollevato preoccupazioni riguardo la sicurezza pubblica a Milano, specialmente in occasione di eventi affollati come il Capodanno.
Silvia Sardone, eurodeputata della Lega e consigliere comunale a Milano, ha commentato l'accaduto, esprimendo la sua indignazione e chiedendo un'indagine approfondita. Ha evidenziato come l'assalto sessuale avvalori i timori crescenti riguardo alla sicurezza e alla crescente violenza, da parte di giovani stranieri, vissuti da molti cittadini.
La studentessa ha inoltre rivelato che ha chiesto assistenza psicologica e ha fissato un appuntamento all'ospedale universitario di Liegi. Ha deciso di rendere pubblica la sua esperienza poiché sente che ci sia una mancanza di informazione nei media italiani riguardo episodi simili.
Questo episodio richiama alla mente esperienze recenti di aggressioni durante eventi pubblici e mette in evidenza la necessità di un lavoro congiunto tra le autorità e la società civile per garantire la sicurezza di tutti i cittadini e visitatori.