Sotto il cielo di Riad, il Milan ha scritto una pagina storica, conquistando la Supercoppa Italiana con una rimonta strepitosa contro l'Inter. Sergio Conceicao, all'esordio da allenatore del Diavolo, si trova subito a sollevare un trofeo, un risultato che svela il suo impatto positivo sulla squadra. Dopo due vittorie in rimonta contro Juventus e Inter, il Milan, grazie a piccoli ma efficaci cambiamenti nel mindset dei giocatori, ribalta il pronostico di una partita che, inizialmente, sembrava favorevole ai nerazzurri.

Theo Hernandez e Rafael Leao, entrambi criticati in avvio di stagione, si sono rivelati decisivi nel match. In particolare, Hernandez ha messo a segno un gol fondamentale e ha dimostrato una grande leadership, affermando a fine partita che ognuno di loro ha la responsabilità del sacrificio collettivo. Leao, partito dalla panchina per via di un infortunio, ha cambiato le sorti del match con la sua esplosività. Pulisic ha ulteriormente dimostrato di essere un'arma letale per il Milan, confermandosi imprescindibile nelle partite importanti.

Dall'altra parte, l'Inter, che partiva come favorita, ha subito una crisi di concentrazione. Dopo un convincente vantaggio di 2-0, i nerazzurri hanno inspiegabilmente abbandonato il controllo della partita, subendo tre gol in soli 40 minuti. Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, ha definito la sconfitta come "dolorosa" e ha riconosciuto che a questo livello, la gestione delle emozioni fa la differenza. La squadra, pur avendo creato numerose occasioni, ha dimostrato una fragilità inattesa.

Il ritorno del Milan ai vertici dello calcio italiano è quindi un avvertimento per tutte le squadre: la fame e il carattere, in una finale, possono ribaltare ogni pronostico. Inzaghi e i suoi uomini ora dovranno riflettere e rialzarsi, mentre il Milan esplode di entusiasmo e voglia di continuare su questa strada vincente. Sarà interessante vedere come si evolverà la stagione, con gli occhi ora puntati su come entrambe le squadre reagiranno nel prosieguo del campionato.