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Milan, Morata sostiene Leao: "Abbiamo bisogno di lui. Il suo momento arriverà"

2024-11-04

Autore: Maria

"Rafa ha un talento straordinario. È il miglior giocatore della squadra e deve continuare a impegnarsi come ha fatto finora. Si tratta solo di una fase: i calciatori d'attacco attraversano spesso momenti del genere. Un gol, anche semplice, potrebbe essere sufficiente per ridargli la fiducia".

In un momento particolarmente difficile per Rafael Leao, che è rimasto in panchina nelle ultime partite di campionato, Alvaro Morata si è espresso da leader in una lunga intervista a The Athletic: "Non è facile. Tutti notano ogni sua azione, ma è fondamentale per noi e lui lo sa. Sta lavorando duramente ed è solo una fase. Il suo momento arriverà e sarà determinante per le nostre vittorie".

In vista dell'impegnativa trasferta al Bernabeu contro il Real Madrid, Morata ha parlato anche delle ambizioni in Champions League: "Possiamo tornare competitivi come in passato? Nel calcio non si può mai dire. Solo l'anno scorso, il Borussia Dortmund che viveva momenti difficili è riuscito a raggiungere la finale di Champions. Questa è la bellezza della competizione: ogni anno emergono squadre insospettabili. Dobbiamo crederci e puntare a vincere tutto. Se perdiamo contro una squadra di alto livello, è la Champions League. Dobbiamo credere nelle nostre possibilità".

Morata ha anche paragonato l'aura del Milan a quella del Real Madrid: "È proprio così. Prima di arrivare a Milano, mi dicevano che l'atmosfera qui è unica. Basta andare a mangiare in un ristorante a Milanello: ti guardi intorno e vedi tutti i campioni che hanno fatto la storia del club. Il Milan ha sempre avuto un'importanza cruciale nel panorama calcistico".

Riguardo al suo ritorno al Bernabeu, ha aggiunto: "Non credo che le cose siano molto cambiate. Ma sono consapevole che mi aspetta un'accoglienza difficile. Fa parte del gioco".

Passando alla sua esperienza con la nazionale spagnola, ha dichiarato: "Ho dovuto affrontare critiche relative al mio ruolo di capitano e alla competitività della squadra. Non è stata una vendetta, poiché non devo dimostrare nulla a nessuno, ma la vittoria è stata fantastica. Oggi stanno emergendo film e documentari sui nostri trionfi, e la gente potrà vedere il nostro percorso. Inghilterra e Francia hanno squadre forti, ma il nostro vero punto di forza è stato illo spirito di squadra. Ho sempre creduto nei miei compagni, come Merino e Olmo, che sono stati straordinari".

Morata ha anche parlato delle difficoltà affrontate: "Ho combattuto a lungo contro me stesso, fino a quando non ho chiesto aiuto. Non bisogna aspettare di essere al limite per fare questo passo. Siamo sempre a cavallo tra il successo e la rovina, e a volte è questione di centimetri che possono decidere la nostra carriera. Dobbiamo essere pronti ad affrontare tutte le sfide che ci si presentano".