
Migranti e Salute: Le Nuove Sfide della Società
2025-03-24
Autore: Sofia
Introduzione
CREMONA - Nel contesto attuale, la questione dei migranti sta diventando sempre più centrale, come dimostrano i dati che indicano che circa il 12,3% della popolazione residente nella provincia di Cremona proviene da background migratori. Questo significativo incremento della diversità culturale è stato al centro del convegno intitolato ‘La medicina della persona anziana nelle migrazioni’, tenutosi venerdì scorso presso Cremona Solidale. L’evento ha visto una partecipazione massiccia, segno di un interesse crescente per le intersezioni tra migrazione e salute. In apertura, l’assessora alle Politiche sociali, Marina Della Giovanna, ha salutato i presenti prima di dare il via a due sessioni tematiche: ‘Il cambiamento epidemiologico e le migrazioni’ e ‘I cambiamenti negli operatori sanitari’.
Il Ruolo delle Autorità e dei Relatori
Uno dei relatori di spicco, il Magnifico Rettore dell’Università di Brescia, Francesco Castelli, ha messo in evidenza i determinanti dei fenomeni migratori, richiamando l’attenzione sull’articolo 32 della Costituzione Italiana, che sottolinea l'importanza della salute come diritto universale. “Nessun essere umano dovrebbe essere considerato ‘illegale’”, ha affermato, chiedendo cautela nell’uso del linguaggio riguardante la migrazione. Castelli ha anche evidenziato che l’Italia ha una percentuale di migranti dell’8%, collocandola in una posizione intermedia nel contesto europeo.
Cambiamento Culturale e Integrazione
Durante il convegno, è emersa l’urgenza di abbinare i flussi migratori a un cambiamento culturale, fondamentale per l’integrazione. Le istituzioni educative giocano un ruolo chiave in questo processo, consentendo un approfondimento della tolleranza e della comprensione reciproca. Castelli ha avvertito che la cultura sta correndo il rischio di essere marginalizzata a favore di narrazioni di violenza e conflitto. “È attraverso l’educazione che possiamo diffondere un cultura dell’accoglienza e combattere gli stereotipi”, ha affermato.
Diversità e Settore Sanitario
All’Università di Brescia, il 6-7% degli studenti ha cittadinanza straniera e molti provengono da famiglie con percorsi migratori. Questo dato sottolinea la necessità di una formazione adeguata e inclusiva. Castelli ha sottolineato che il settore sanitario riflette questa diversità e richiede professionisti che possano portare e valorizzare differenti culture. “Chi proviene da lontano porta con sé una visione del prendersi cura che arricchisce l’intera comunità”, ha spiegato.
Sfide Identitarie e Futuro
La migrazione, che un tempo riguardava prevalentemente gli italiani in cerca di fortuna all'estero, oggi ci riguarda direttamente come paese di accoglienza. La nascita di una seconda generazione di italiani da genitori migranti comporta sfide identitarie che le istituzioni devono affrontare. Castelli ha esortato scuole e università a fornire gli strumenti necessari per prevenire la marginalizzazione e il rischio di microcriminalità legati all’abbandono e alla solitudine. In questo contesto, l'incontro organizzato da Cremona Solidale riveste un'importanza fondamentale per il futuro della società, evidenziando come la solidarietà e la sensibilità verso le sfide dei migranti siano cruciali per il progresso e la coesione sociale.