Mondo

Medio Oriente, le notizie di oggi. L'Iran alza la voce contro Israele: "Accusa sfacciata sull'omicidio di Haniyeh"

2024-12-25

Autore: Sofia

I negoziati tra Hamas e Israele sono in stallo. Secondo le ultime indiscrezioni, Hamas non ha fornito la lista degli ostaggi da rilasciare, mentre insiste nel porre la fine delle ostilità come condizione per un eventuale cessate il fuoco. Notizie riportate dalla tv pubblica israeliana Kan e dal quotidiano Times of Israel indicano che Hamas sembra tornare su posizioni più rigide, contrariamente alla relativa apertura mostrata nelle ultime settimane.

In una dichiarazione, un alto funzionario ha affermato: "Hamas chiede di nuovo l'impegno di Israele a fermare la guerra come condizione preliminare per la liberazione degli ostaggi". Nel frattempo, l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha comunicato il rientro della delegazione negoziale dal Qatar per discussioni interne riguardanti la prosecuzione dei colloqui.

Intanto, la sicurezza interna di Israele si fa sempre più difficile: un missile lanciato dal gruppo Houthi dallo Yemen è stato intercettato vicino Tel Aviv. Le sirene hanno suonato ancora una volta, costringendo la popolazione a rifugiarsi. Questo segna la quinta volta in una settimana che si verifica un attacco di questo tipo, evidenziando l'escalation della tensione nella regione.

La situazione a Betlemme rimane critica: i festeggiamenti natalizi sono stati ridotti al minimo, con un numero esiguo di partecipanti rispetto agli anni precedenti. I cristiani si sono riuniti per celebrare nella Chiesa della Natività, ma senza le tradizionali decorazioni festive, a causa dell’incertezza generata dal conflitto.

Inoltre, i curdi del nord della Siria hanno ingaggiato scontri con le forze sostenute dalla Turchia, cercando di riprendere territori controllati dai miliziani siriani, accusati di compiere violenze contro le donne. Le Forze Democratiche Siriane, alleate degli Stati Uniti, stanno intensificando le loro operazioni, in un contesto già destabilizzato dalla presenza militare turca.

Da segnalare anche la durissima posizione della Siria nei confronti dell'Iran, con il nuovo ministro degli Esteri, Asaad Hassan al-Shibani, che ha esortato Teheran a rispettare la sovranità siriana e a non seminare caos nel Paese.

Infine, l'Iran ha portato la questione dell'assassinio di Ismail Haniyeh all'attenzione delle Nazioni Unite, definendo le dichiarazioni israeliane riguardo all'omicidio come una "sfacciata ammissione". L'ambasciatore iraniano presso l'ONU ha espresso pesanti accuse contro Israele, sottolineando che il Paese ha riconosciuto a chiare lettere la sua responsabilità per un "crimine efferato".

Questa escalation di tensioni in Medio Oriente, con la crescente sordità tra le nazioni e un continuo scambio di accuse, non fa presagire nulla di buono per la stabilità della regione nei prossimi mesi.