
Mattarella: «Minacce dall'uso spregiudicato dello spazio. La Ue deve decidere subito!»
2025-03-27
Autore: Giulia
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l'urgenza di riflessioni profonde sul nuovo contesto strategico internazionale, incontrando una rappresentanza dell'Aeronautica militare al Quirinale, in occasione del 102esimo anniversario della fondazione. "Le decisioni sia nell'Alleanza atlantica che nell'Unione europea non possono più essere rinviate", ha dichiarato Mattarella, evidenziando la necessità di un'azione tempestiva.
Le nuove minacce ibride, che vanno dalla guerra cibernetica all'uso strategico dello spazio, stanno cambiando le regole del gioco stabilite dopo la Seconda guerra mondiale. Mattarella ha appunto esortato le forze armate a continuare a proteggere la democrazia e il rispetto del diritto internazionale, attraverso una strategia di deterrenza, prevenzione e difesa collettiva. "Il panorama della difesa aerea – ha proseguito – è in rapida evoluzione, con modifiche militari significative e lo sviluppo di velivoli di sesta generazione".
In particolare, l'introduzione dell'intelligenza artificiale nelle operazioni militari e l'incremento delle minacce legate all'uso indiscriminato del dominio spaziale pongono sfide cruciali che non possono essere ignorate. Rivolgendosi ai membri dell'Aeronautica, il Presidente ha affermato: "Voi siete un pilastro fondamentale della sicurezza del Paese. La formazione continua del personale e l'adozione di tecnologie sempre più avanzate sono cruciali per affrontare le sfide del presente e del futuro".
In un contesto geopolitico così volatile, il ruolo dell'Unione Europea nella definizione di una strategia comune di difesa appare più rilevante che mai. Le recenti tensioni internazionali e l'emergere di nuovi attori nel dominio spaziale richiedono una risposta coordinata, in grado di garantire la sicurezza collettiva e la stabilità in Europa. Mattarella ha, dunque, invitato a riflettere sulla necessità di creare un sistema di difesa europeo più integrato e reattivo, evidenziando che il futuro della sicurezza europea dipende anche dalla capacità di innovarsi e adattarsi ai cambiamenti globali.