Mattarella: «Io arbitro, fuori dalla contesa politica. Ho promulgato leggi che ritengo sbagliate. I poteri dello Stato non sono fortilizi contrapposti»
2024-11-15
Autore: Matteo
Durante una cerimonia significativa per il 25° anniversario dell'Osservatorio giovani-editori, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha risposto con lucidità alle domande poste dagli studenti. Ha sottolineato il suo ruolo di arbitro e ha dichiarato di tenere a una separazione netta dalle contese politiche del paese. Le sue parole hanno colpito per sincerità: "Ho promulgato leggi che considero sbagliate, in quanto il mio compito è garantire il bene comune, non quello di sostenere una parte politica rispetto a un'altra".
Mattarella ha anche affrontato un tema delicato riguardante la salute e la sicurezza, commentando il triste caso di Margaret Spada, scomparsa a causa di complicazioni durante un intervento di rinoplastica. Ha avvertito i giovani di non affidarsi ciecamente alle informazioni reperite in rete, sottolineando l'importanza di consultare professionisti qualificati in materia di salute: "Non dobbiamo considerare il web come il nostro medico di fiducia; la verità è spesso distorta da fonti poco affidabili".
In un momento di riflessione, il presidente ha citato il famoso scrittore George Orwell, enfatizzando l'importanza della verità: "Non esiste il Ministero della Verità". Queste parole servono come monito alle nuove generazioni circa l'importanza di discernere le informazioni e restare critici nei confronti delle fonti che si utilizzano. Aggiungendo un messaggio di speranza, ha incoraggiato i giovani a impegnarsi attivamente per un futuro migliore, sottolineando il loro ruolo fondamentale nella costruzione di una società più giusta.