
Malattie respiratorie in aumento tra le donne: un'emergenza da affrontare
2025-03-21
Autore: Chiara
Entro il 2050, l'incidenza delle malattie respiratorie è destinata a crescere in modo allarmante, con un impatto particolarmente devastante sulle donne. Secondo le proiezioni, si prevede che il 47% della popolazione femminile sarà colpita da queste condizioni, contrariamente solo al 9% degli uomini. Questo fenomeno è attribuibile a diversi fattori, tra cui l'uso del tabacco e l'inquinamento ambientale. Tuttavia, ciò che risalta è il divario di genere e gli stereotipi legati alla salute, che influiscono sul modo in cui le donne affrontano e percepiscono le malattie.
Le malattie respiratorie: un problema crescente
Le donne tendono a vivere più a lungo, ma purtroppo questo implica anche un aumento delle malattie. Dopo la menopausa, la vulnerabilità a malattie come la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) aumenta notevolmente. Troppo spesso, questa malattia è erroneamente considerata "maschile", portando a diagnosi tardive e, di conseguenza, a un aumento della mortalità.
Cos'è la BPCO?
La BPCO è una patologia polmonare cronica che colpisce circa 330 milioni di persone in tutto il mondo e provoca 3,23 milioni di decessi ogni anno. Essa provoca un’ostruzione persistente delle vie aeree, rendendo difficile la respirazione. Dopo le malattie cardiache e i tumori, la BPCO è la terza causa di morte a livello globale. Un fattore di rischio notevole per le donne è il ruolo di caregiver: dedicarsi alla cura degli altri spesso porta a trascurare la propria salute.
I sintomi della BPCO nelle donne
Anche se a livello globale i tassi di BPCO stanno aumentando tra le donne, molte di loro non riconoscono i sintomi a causa di preoccupazioni per il benessere dei propri cari. Questo è un allerta lanciato da esperti come Simona Barbaglia, presidente dell'Associazione Nazionale Pazienti RESPIRIAMO INSIEME-APS. Le donne tendono a lamentare sintomi più gravi e una maggiore consapevolezza dei problemi respiratori, ma spesso arrivano agli specialisti quando la malattia è già avanzata.
L’aumento del tabagismo tra le donne
Un ulteriore statistiche preoccupante è che il numero di donne fumatrici è in aumento, portando a un abbattimento del divario di genere nel consumo di tabacco. Questo cambiamento comporta una parità nei tassi di malattie respiratorie, come la BPCO, tra uomini e donne. "È fondamentale interrompere questo ciclo – avverte la pneumologa Gianna Camiciottoli – e promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte specificamente alle donne, affinché si prendano cura della propria salute con la stessa attenzione che riservano agli altri."
La sfida delle diagnosi tardive
Le diagnosi tardive rappresentano un ulteriore problema. Nonostante non tutte le donne fumatrici sviluppino la BPCO, è noto che l'età entra in gioco in modo significativo; molti casi non vengono diagnosticati prima dei 40 anni. In Italia, si stima che la BPCO colpisca il 5,6% della popolazione adulta, causando il 55% dei decessi legati a malattie respiratorie. Tuttavia, il numero potrebbe essere sottostimato, considerando i ritardi diagnostici.
Educare e sensibilizzare
Per sensibilizzare sulla questione, l'Associazione Nazionale Pazienti RESPIRIAMO INSIEME-APS ha lanciato un concorso letterario dal titolo "Scritture in Rosa per dare emozioni al respiro", volto a dare voce alle donne affette dalla patologia e a coloro che se ne prendono cura. Questo progetto evidenzia il potere terapeutico della scrittura nel riconoscere e affrontare emozioni legate alla malattia, un passo fondamentale per migliorare la gestione della BPCO e il rapporto con i medici.
Il messaggio finale è chiaro: le donne hanno un ruolo cruciale nella gestione della propria salute e devono essere invitate a prendersi cura di sé stesse attivamente, non soltanto per il bene degli altri.