
Perdita di capelli: sole, inquinamento e alimentazione tra le cause. La medicina rigenerativa offre la soluzione: ecco come funziona
2025-03-20
Autore: Sofia
La perdita dei capelli è un problema che affligge il 70% degli uomini e il 10% delle donne, per una serie di motivi: età, genetica, stress, patologie e fattori ambientali. Questa condizione porta a un profondo senso di disagio e insicurezza per il proprio aspetto, influenzando la qualità della vita. Tuttavia, la medicina rigenerativa offre speranza attraverso terapie mirate che possono ripristinare la salute della cute e favorire la ricrescita naturale. Durante un convegno recente a Milano, il dottor Mauro Conti, direttore scientifico di Hair Clinic, ha approfondito le molteplici forme di alopecia, evidenziando l’alopecia androgenetica, la più comune negli uomini, che può iniziare già dai 20 anni.
Tradizionalmente, l'alopecia è stata vista come una condizione irreversibile, con l’autotrapianto come unica soluzione. Tuttavia, Conti ha sottolineato l'importanza di cambiare questo approccio. "La medicina rigenerativa non solo si occupa di ripristinare, ma anche di prevenire ulteriori danni ai follicoli. È imperativo prendersi cura dell'80% di capelli rimanenti, poiché anche essi possono essere danneggiati", ha affermato. Troppo spesso, i prodotti cosmetici disponibili sul mercato non forniscono risultati reali e possono gravare economicamente e psicologicamente sui pazienti.
Il protocollo rigenerativo bsBS (Bio Stimolazione Bulbare Sinergica) è una delle terapie più promettenti per l'alopecia, combinando oltre 16 tecnologie in un piano in cinque fasi. Questa terapia personalizzabile stimola la rigenerazione del cuoio capelluto, sfruttando le capacità delle cellule staminali e dei fattori di crescita nel sangue. A differenza delle tecniche tradizionali, il protocollo non richiede interventi chirurgici, e dopo la seduta, i pazienti possono tornare subito alla vita di tutti i giorni senza lunghi periodi di recupero.
Utilizzando tecnologie avanzate come ecografie e telecamere iperspettrali, gli specialisti possono diagnosticare il cuoio capelluto, identificando problematiche come mancanza di ossigeno o infiammazioni. Il fattore tempo è cruciale: intervenire presto aumenta considerevolmente le possibilità di recupero. Nei casi in cui i follicoli presentano ancora la papilla dermica, si stima che fino al 20% dei capelli persi negli ultimi cinque anni possa essere recuperato con successo.
In aggiunta, fattori ambientali come esposizione al sole, inquinamento e stile di vita influenzano la salute dei capelli. Una dieta equilibrata e la scelta di prodotti delicati possono contribuire a mantenere i follicoli vitali. Conti conclude affermando che per combattere la perdita dei capelli è cruciale adottare un approccio olistico e informato, per affrontare alla radice questo fastidioso problema.