Marcello Macchia, noto al grande pubblico come Maccio Capatonda, si prepara a lasciare il segno nel genere horror. In un'intervista al Corriere della Sera, l'attore e regista ha rivelato il suo desiderio di esplorare un mondo cinematografico a lui poco consueto: «Voglio sperimentare con l'horror», ha dichiarato.

Sorprendentemente, da bambino non mostrava particolari attitudini verso la comicità. Infatti, ha sempre sognato di diventare regista di film horror. Già all'età di nove anni ha iniziato a girare i suoi primi cortometraggi, realizzando diverse opere tra cui tre mediometraggi horror e un thriller durante l'adolescenza. Per Maccio, la comicità era solo un hobby: «Coinvolgevo amici e parenti nelle mie riprese. Ma quando i miei “attori” non si impegnavano, ho trovato difficile continuare questo percorso.»

Dopo essersi allontanato dal mondo del cinema nella sua formazione accademica, Maccio Capatonda è tornato a dedicarsi alla sua vera passione. Attraverso sketch comici creati per divertire gli amici, ha ottenuto l'attenzione della Gialappa’s Band, che l'ha invitato a lavorare con loro.

Sul suo percorso professionale, Maccio esprime ammirazione per colleghi come Corrado Guzzanti e Carlo Verdone, che considera suoi idoli. Nonostante il suo successo, ha anche sperimentato momenti di frustrazione, ricordando un episodio in cui una spettatrice gli ha detto di non trovarlo divertente: «Non si può piacere a tutti», ammette con filosofia.

Ma il suo futuro potrebbe essere all’insegna dell’horror. «Dario Argento è stato uno dei miei primi amori cinematografici. Da bambino, nonostante le resistenze materne, ero letteralmente affascinato dal suo film ‘Profondo rosso’», confessa. La sua curiosità per l’ignoto lo accompagna anche nella vita, rendendolo consapevole della fragilità dell'esistenza: «Il dolore fisico e la perdita dei miei cari mi spaventano, ma ho imparato ad accettare di non avere il controllo sulla vita.»

Un'altra passione di Maccio è il ballo, che ha sviluppato fin da giovane grazie all'iconico Michael Jackson. «Il suo modo di ballare era surreale, straordinario. Ho iniziato a replicare le sue coreografie da solo», racconta, illuminando un lato più personale e inaspettato della sua carriera artistica.

In conclusione, il nuovo film horror di Maccio Capatonda si preannuncia come un'evoluzione entusiasmante per un artista che ha saputo conquistare il cuore di molti italiani, pronto ora a farli tremare dalla paura. Preparatevi a un'esperienza cinematografica che promette di essere tanto divertente quanto spaventosa!