Caso Akinsanmiro: La Sampdoria si fa sentire in Lega, basta con le scuse!
2025-01-13
Autore: Sofia
Il presidente della Sampdoria, Matteo Manfredi, ha fatto un viaggio a Milano per partecipare a un incontro cruciale in Lega, approfittando dell’occasione per denunciare un increscioso episodio di razzismo avvenuto durante la partita contro il Brescia. Durante il match, alcuni tifosi di casa hanno preso di mira Ebenezer Akinsanmiro, un giovane centrocampista nigeriano in prestito dall'Inter, rivolgendogli ululati razzisti dopo il gol di Coda, che aveva temporaneamente portato la Sampdoria in vantaggio (1-1 il risultato finale).
Le parole di Raffaele Fiorella, amministratore delegato della Sampdoria, sono state forti e chiare: "Siamo profondamente scossi e amareggiati. La Sampdoria è da sempre una società che promuove valori di rispetto e tolleranza, e non accetteremo mai che un nostro giocatore venga trattato in questo modo". L’emozione palpabile nelle sue affermazioni sottolinea un fatto inconfutabile: il razzismo non ha posto nel calcio e nella società.
Fiorella ha poi continuato: "Ebenezer è un ragazzo eccezionale e un professionista impeccabile. Vederlo soffrire è stato doloroso per tutti noi. La sua assenza dal campo, causata da questi episodi, ci ha penalizzato ulteriormente. È inaccettabile sentire scuse o giustificazioni a fine partita; ciò aggrava ancora di più la gravità di quanto accaduto. Tutti, compresi i nostri avversari, dovrebbero condannare con fermezza episodi del genere".
Questa situazione ha scatenato un acceso dibattito sull'importanza di misure più severe contro il razzismo nel calcio. Si stima che, se non si adotteranno misure adeguate, episodi simili potrebbero ripetersi, danneggiando non solo i giocatori, ma anche l'intero ambiente sportivo. La Sampdoria sta anche valutando di portare il caso davanti all'Authority per garantire che non si ripetano simili ingiustizie. La comunità calcistica deve unirsi per unire le forze contro il razzismo e garantire che il calcio rimanga uno sport inclusivo per tutti.