Salute

L'influenza australiana colpisce l'Italia: "Può danneggiare anche il cervello!" Ecco cosa devi sapere

2024-11-03

Autore: Matteo

L'influenza australiana ha fatto la sua comparsa in Italia, con i primi casi di H3N2 segnalati in Lombardia e Piemonte. In aggiunta, Matteo Bassetti, noto infettivologo, ha comunicato attraverso il suo profilo Facebook che anche l'ospedale San Martino di Genova ha registrato un paziente ricoverato a causa di questa temibile influenza. Le notizie riguardo alla condizione del paziente, un uomo di 76 anni, non sono affatto rassicuranti: secondo il dottore, l'uomo "non riusciva neanche a riconoscere sua moglie".

L'influenza australiana è più pericolosa di quanto pensi: Bassetti avverte!

Bassetti ha confermato che il paziente presentava "un quadro clinico impegnativo con sintomi significativi". In particolare, ha sottolineato l'importanza del quadro neurologico, evidenziando il fascino dell'H3N2 per diversi organi, inclusi i polmoni e il cervello. "Se il buongiorno si vede dal mattino... non ci aspetta una bella stagione influenzale", ha dichiarato all'Adnkronos.

Interrogato ulteriormente, ha rivelato che tra i primi sintomi il paziente ha notato di non percepire il sapore del cibo, un fenomeno conosciuto anche con il Covid-19. Il virus H3N2, ha ribadito, "colpisce non solo i polmoni e la gola, ma anche il cervello", un aspetto già emerso dall'Australia, dove questo ceppo ha causato preoccupazioni tra gli esperti.

Quali sono i sintomi da tenere d'occhio?

Circa due settimane fa, il virologo Fabrizio Pregliasco aveva lanciato un allerta riguardo a questo nuovo ceppo influenzale, che ha portato nell'emisfero australe "la seconda stagione influenzale più aggressiva degli ultimi dieci anni". Questa nuova variante suscita timori per la sua capacità immunoevasiva, in grado di eludere parte delle difese immunitarie. I sintomi da controllare includono febbre superiore ai 38 gradi, tosse, naso che cola, arrossamento degli occhi, dolori muscolari e articolari.

Secondo l'Istituto superiore di sanità, si stimano circa 8.000 decessi ogni anno dovuti all'influenza e alle sue complicanze, soprattutto tra la popolazione anziana. Non dimentichiamo che l'influenza può essere una questione seria, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione. Bassetti sottolinea l'importanza della vaccinazione, insistendo: "Se continuassimo a vedere casi come questo, o se si verifichassero encefaliti e problemi neurologici legati all'influenza, il sistema sanitario sarebbe sopraffatto da un eccesso di pazienti, creando situazioni critiche".

Con l'arrivo dell'influenza australiana, è fondamentale restare vigili e adottare misure preventive! Non aspettare che sia troppo tardi: informati sui sintomi e considera la vaccinazione!