Nazionale

"L'incubo di una giovane attivista: 'Mi hanno costretta a spogliarmi con un poliziotto nella stanza'"

2025-01-19

Autore: Luca

Arianna, una 21enne milanese, è arrivata a Brescia all'alba lunedì 23 gennaio per partecipare a una manifestazione contro il genocidio in Palestina. Insieme ad altri attivisti di Extinction Rebellion, si era incatenata ai cancelli della sede bresciana di Leonardo Spa, noto gruppo internazionale implicato nella produzione di armamenti aeronautici.

La sua esperienza traumatica ha avuto inizio quando è stata prelevata con la forza e portata in Questura dalla Polizia. Qui, nonostante avesse già fornito i documenti e fosse stata identificata, Arianna racconta di essere stata costretta a spogliarsi completamente. "Avevo le mestruazioni e ho chiesto di poter mantenere almeno le mutande, ma mi è stato negato. Mi sono sentita umiliata e impotente: temevo che mi spogliassero con la forza, così, nonostante la vergogna, ho obbedito".

La giovane ha dovuto eseguire piegamenti nuda, per dimostrare di non nascondere “eventuali oggetti pericolosi”, come riportato nel comunicato ufficiale della Polizia.

Dopo sette ore di detenzione tra stanze e corridoi, Arianna è stata rilasciata con un foglio di via obbligatorio in mano, una misura di prevenzione adottata per persone ritenute "socialmente pericolose".

Questo episodio solleva interrogativi sul trattamento delle persone in custodia e sulla legittimità delle procedure adottate dalle forze dell'ordine durante manifestazioni di protesta. Non è la prima volta che i diritti degli attivisti vengono messi in discussione, e situazioni simili hanno scatenato dibattiti accesi sulla libertà di espressione e sulla dignità umana in Italia.

Arianna ha annunciato la sua intenzione di sporgere denuncia per quanto le è accaduto, affermando: "Nessuno dovrebbe subire un simile trattamento. Dobbiamo denunciare queste violazioni e combattere per i nostri diritti". La sua storia è solo una delle tante che evidenziano la lotta per la giustizia sociale e i diritti umani, portando alla ribalta il delicato equilibrio tra sicurezza pubblica e rispetto della dignità individuale.