Nazionale

L'importanza di restare al tavolo delle trattative

2024-12-04

Autore: Maria

Il PPE, il partito di maggioranza nel governo Europeo, ha annunciato di volere un periodo di cento giorni per rivedere le normative ecologiche che prevedono il divieto delle auto a combustione interna entro il 2035. Questa accelerazione verso la transizione verde, voluta dalla precedente alleanza politica grigio-rosso-verde, sta creando difficoltà per le principali industrie europee. La crisi che sta attraversando grandi nomi come Stellantis-Fiat e Volkswagen è un chiaro campanello d'allarme: la normativa attuale deve essere riconsiderata e i tempi di attuazione allungati.

Da quando il governo italiano è subentrato, è stata fatta pressione per un cambiamento di questo tipo e finalmente oggi se ne discute in modo concreto. Questo è possibile grazie alla disponibilità di un partito conservatore, Fratelli d'Italia, a sostenere determinate battaglie all'interno del governo di centrosinistra guidato da Ursula von der Leyen. In questo modo, si toglie ai Verdi e a quella parte dei socialisti affini, il diritto di veto su decisioni importanti per lo sviluppo industriale del continente.

L'alleanza di centrodestra italiana, faticosamente costruita da Antonio Tajani e Giorgia Meloni, sta cominciando a mostrare risultati promettenti per l'Italia. Nello scenario attuale, si sente spesso criticare la premier per concentrarsi su questioni di politica estera trascurando quelle interne. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che molte delle leve da azionare per affrontare le crisi domestiche si trovano al di fuori dei confini nazionali.

Charles De Gaulle, fondatore della moderna Francia, affermava che "governare e fare politica significa sempre scegliere tra degli svantaggi". Per la destra italiana, il "svantaggio" di dover stabilire accordi con i socialisti europei risulta nettamente più gestibile rispetto all’imposizione di misure ideologiche green da parte dei Verdi, che potrebbero piegare le spalle alle nostre imprese. Con la Germania che affronta una crisi economica e la Francia in preda a un caos politico, l'Italia ha l'opportunità di giocare le proprie carte.

È imperativo, però, che sì continui a rimanere al tavolo delle trattative e non lo si ribalti, come suggerito da alcune voci critiche. La stabilità e la forza dell'Italia dipendono dalla sua capacità di collaborare e negoziare con i partner europei, creando così un ambiente favorevole per un futuro sostenibile e prospero.