In una storica e attesa decisione, il generale Joseph Aoun, 60 anni e attuale comandante dell'esercito libanese, è stato eletto oggi presidente della Repubblica libanese. Questa carica rimaneva vacante da oltre due anni e, secondo le regole del Paese, deve essere occupata da un cristiano maronita.

Aoun, al comando delle forze armate dal 2017, riceve il sostegno di nazioni occidentali e dei paesi arabi del Golfo che si oppongono all'influenza iraniana nella regione. La sua elezione è avvenuta durante la seconda seduta parlamentare, dove ha ottenuto 65 voti, sufficienti per la maggioranza semplice necessaria, dopo essersi avvicinato alla vittoria nella prima votazione, dove aveva guadagnato 71 preferenze.

La lunga attesa per un nuovo presidente si colloca in un contesto di crisi politica ed economica profondissima in Libano, aggravata da tensioni interne e da una crescente instabilità regionale. La figura di Aoun è vista da molti come un possibile punto di svolta per riportare il Paese verso un cammino di stabilità e riforme.

Con la sua elezione, si spera che Joseph Aoun possa unire le diverse fazioni del Libano e affrontare le sfide critiche, come la crisi economica e la ricostruzione delle istituzioni statali, ormai in calo da anni. Il futuro del Libano dipenderà quindi molto dalle decisioni che Aoun prenderà nei prossimi mesi e dalla capacità di guadagnare la fiducia di tutti i settori della società libanese.