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L'Europa e la crescente dipendenza da Erdogan: un legame strategico per la sicurezza

2025-04-04

Autore: Maria

Introduzione

Il 19 marzo scorso, la Turchia ha visto l'arresto di Ekrem Imamoglu, il noto sindaco di Istanbul e leader dell'opposizione. Il suo arresto ha scatenato enormi manifestazioni a favore della democrazia nel paese, ma sorprendentemente, le reazioni dei leader europei sono state tiepide e cautelose. Nessuno ha osato chiedere la liberazione di Imamoglu, il quale è stato arrestato con accuse che molti esperti considerano politicamente motivate. Nella storia recente, l'Europa ha spesso criticato l'autoritarismo del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ma oggi l'importanza strategica della Turchia per l'Europa ha trasformato questo dialogo.

Il ruolo strategico della Turchia

Erdogan ha chiarito la sua posizione di potere nei confronti dell'Europa affermando: "L'Unione Europea non può esistere senza la Turchia". In effetti, l'atteggiamento europeo si è evoluto da critiche aspre a un silenzio quasi complice. Alcuni governi, come quello francese, hanno espresso preoccupazione, mentre altri, tra cui quello italiano, hanno scelto di non commentare. La crescente rilevanza della Turchia deriva da vari fattori, dalla crisi migratoria siriana alla mediazione tra Russia e Ucraina, ma è la dimensione della sicurezza che sta diventando cruciale.

La nuova strategia difensiva dell'Europa

L'Europa, che non può più contare sulla tutela degli Stati Uniti sotto la presidenza Trump, si trova nella necessità di sviluppare una strategia di difesa autonoma. Il secondo esercito della NATO, quello turco, conta circa 350.000 soldati con esperienza di combattimento in zone critiche come la Siria e il Kurdistan, rendendo la Turchia fondamentale per la sicurezza dell'Europa orientale e meridionale.

Il progresso industriale turco nella difesa

In aggiunta, la Turchia ha fatto passi da gigante nella sua industria bellica. Aziende come Baykar, guidata dal genero di Erdogan, hanno posizionato la Turchia tra i leader mondiali nella produzione di droni militari, utilizzati con successo in conflitti recenti. Questo progresso casca in un momento in cui l'Europa sta investendo miliardi nel proprio riarmo, trovando in Turchia un partner economico che, pur non avendo la tecnologia più avanzata, rappresenta una soluzione economica per le sue esigenze crescenti.

Le dichiarazioni dei leader europei

Mark Rutte, segretario generale della NATO, ha ribadito l'importanza di rafforzare i legami di sicurezza europei con la Turchia. La Commissione Europea ha già individuato la Turchia come partner cruciale per la sicurezza europea nel suo white paper sulla difesa, insieme a Canada, Norvegia e Regno Unito.

Conclusione

In definitiva, mentre l'Europa sembra accantonare la difesa dei diritti umani e della democrazia in Turchia, la realtà geopolitica le impone di considerare il presidente Erdogan e il suo paese come alleati indispensabili. Questa posizione, eticamente controversa, segna un cambiamento significativo nei valori europei e potrebbe avere ripercussioni durature sui diritti civili all'interno della Turchia.