L'era del petrolio sta cambiando: ecco perché è fondamentale per il futuro dei materiali
2025-01-05
Autore: Alessandra
Una delle notizie più significative del 2024 nel settore dell'energia è l'acquisizione della società chimica tedesca Covestro da parte della compagnia petrolifera emiratina Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc), un'operazione del valore di quasi 13 miliardi di dollari. Questo affare, il più grande tra un'azienda del Medio Oriente e una europea, segna un cambiamento fondamentale nel modo in cui il petrolio viene visto e utilizzato.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'era del petrolio non sta finendo: sta semplicemente evolvendo. La transizione energetica in corso porta a un crescente impiego del petrolio come materia prima per la produzione di materiali, piuttosto che come combustibile per generare energia. Questa trasformazione rappresenta un ritorno alle origini, poiché in passato il petrolio veniva in primo luogo utilizzato per impermeabilizzare scafi di navi, e solo in seguito è stato sfruttato come fonte di energia.
Con l'elettrificazione dei trasporti, si prevede che l'uso del petrolio come carburante diminuirà, ma il suo impiego come base per i prodotti chimici e per le plastiche aumenterà. La transizione ecologica richiede, infatti, l'uso di derivati petroliferi per applicazioni sostenibili, come le pale eoliche, i pannelli solari e le automobili elettriche.
Secondo il rapporto Oil 2024 dell'Agenzia internazionale dell'energia, ci troviamo nell'"era della crescita della domanda trainata dalla petrolchimica". I prodotti petrolchimici sono ormai onnipresenti, trovando applicazione in ambienti diversi, dai più comuni imballaggi agli elettrodomestici, dall'abbigliamento agli smartphone. L'Agenzia ha chiarito che molti settori in espansione, come le tecnologie per l'energia pulita (veicoli elettrici e pannelli solari), richiedono un alto contenuto di polimeri, e ciò indica che sarà la chimica a guidare la richiesta di petrolio nel futuro.
Le grandi compagnie petrolifere stanno già adattando le loro strategie. Eni e Shell, ad esempio, stanno investendo nel settore della chimica per garantire la loro sopravvivenza contro il temuto "picco del petrolio". Anche ExxonMobil ha annunciato piani per triplicare la sua capacità di riciclo avanzato delle plastiche in Texas. Inoltre, l'interesse delle compagnie del Medio Oriente in questo settore è aumentato, con Aramco che ha acquistato una quota dell'azienda cinese Rongsheng Petrochemical e ha lanciato un impianto in Cina.
A proposito della Cina, essa risulta essere il maggior consumatore di prodotti petrolchimici al mondo, coprendo quasi la metà della domanda globale. L'industria petrolchimica cinese, infatti, utilizza più greggio dell'intera industria giapponese. Il rapido aumento della produzione di tecnologie pulite in Cina ha contribuito a circa un quarto della crescita della domanda di plastiche dal 2019, evidenziando il ruolo cruciale della plastica nella transizione ecologica. Tuttavia, il settore petrolchimico contribuisce anche al 4% delle emissioni globali di CO2, sollevando interrogativi sul suo impatto ambientale, in particolare in tema di smaltimento.
La crisi della petrolchimica in Europa sta peggiorando, con una flessione della produzione di oltre l'8% nel 2023, secondo Plastics Europe. Senza un'adeguata strategia, l'industria del continente rischia di perdere competenze cruciali, ostacolando ulteriormente la transizione verso la sostenibilità. Per affrontare la competizione globale, l'industria europea dovrà migliorare i processi produttivi e implementare standard di qualità più elevati, settorialmente in grado di dare un vantaggio competitivo sulla Cina.
In conclusione, mentre il petrolio continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nella produzione di materiali chimici, le sfide globali e le opportunità legate alla transizione energetica sono sempre più evidenti. La strategia delle aziende dovrà essere adattata per affrontare non solo la domanda in evoluzione, ma anche le pressioni ambientali che il settore deve fronteggiare. La domanda di petrolio cambierà, ma non scomparirà.