
Le banche americane abbandonano l'accordo Onu sullo Zero Netto: L'allerta è massima!
2025-03-13
Autore: Luca
Negli ultimi mesi, sei delle più grandi banche statunitensi hanno deciso di abbandonare la Net Zero Banking Alliance, un accordo promosso dalle Nazioni Unite con l'intento di ridurre le emissioni di gas serra entro il 2050. Le istituzioni coinvolte includono nomi di spicco come JPMorgan Chase, Bank of America, Citigroup, Wells Fargo, Goldman Sachs e Morgan Stanley. Questa scelta ha sollevato forti preoccupazioni riguardo le sue implicazioni nella lotta contro i cambiamenti climatici e sull’intero settore finanziario globale.
Le ragioni di questo ritiro: Pressioni politiche e legali
La decisione di queste banche di ritirarsi dall’accordo sullo Zero Netto è strettamente connessa a un contesto politico più ampio. Sotto la presidenza di Donald Trump, le banche hanno immediatamente avvertito crescenti pressioni da parte di legislatori conservatori, preoccupati che gli impegni climatici potessero ostacolare i finanziamenti al settore dei combustibili fossili. Negli ultimi anni, i governi di alcuni Stati a maggioranza repubblicana hanno intrapreso azioni legali contro diverse istituzioni finanziarie, accusandole di condotte anticoncorrenziali relative alle loro politiche di investimento sostenibile.
Le conseguenze per il settore
Dopo l'uscita delle banche dall'accordo, la capacità finanziaria dell'alleanza è diminuita di circa il 20%, indebolendo la sua influenza nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. La mancanza di supporto da parte di queste istituzioni centrali solleva interrogativi sul futuro dell'impegno globale verso la sostenibilità.
In un contesto già fragile, la percezione di una diminuzione della rappresentanza delle banche può portare a una crisi di fiducia nei confronti dell’accordo. Ciò potrebbe consentire ad alcune istituzioni di usare l'adesione come mero strumento di marketing, senza un vero interesse verso la sostenibilità.
Il futuro del pianeta in gioco
L’impatto di questa decisione va oltre il mondo finanziario. Secondo il Rapporto di sintesi 2024 dei Contributi determinati a livello nazionale dell’Unfccc, le attuali politiche in vigore potrebbero portare a un aumento della temperatura globale compreso tra 2,6 °C e 3,1 °C entro la fine del secolo, ben oltre l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento a 1,5 °C.
La scelta delle banche americane di rinunciare a iniziative cruciali per la sostenibilità genera inquietudine: che futuro ci attende se le istituzioni finanziarie non si impegnano per una transizione ecologica? Le azioni clamorose di queste banche potrebbero segnare l'inizio di una nuova era di inattività climatica, ponendo a rischio le generazioni future e il nostro ambiente. È ora di agire, prima che sia troppo tardi!