Tecnologia

Lavoro, il futuro degli ingegneri a rischio: anni di studio vanificati!

2025-01-20

Autore: Luca

L'intelligenza artificiale sta apportando cambiamenti significativi nel mondo del lavoro, tanto che ora anche le professioni più prestigiose e ambite, come quella degli ingegneri, si trovano a dover affrontare un futuro incerto. Questa situazione sta portando molti giovani a rivedere le proprie scelte professionali in un contesto in rapida evoluzione.

Gli adolescenti si sentono frequentemente consigliare di intraprendere un percorso nel campo dell'ingegneria, ritenuta una carriera sicura e ben remunerata. Che si tratti di ingegneria meccanica, elettronica, civile, nucleare o informatica, storicamente questa professione ha sempre offerto ampie opportunità. Tuttavia, le recenti dichiarazioni di Mark Zuckerberg, fondatore di Meta, hanno messo in allerta non solo i giovani aspiranti ingegneri, ma anche l'intera industria.

Durante una recente intervista in un famoso podcast, Zuckerberg ha affermato che Meta sta muovendosi verso un'integrazione sempre più intensa dell'intelligenza artificiale nei propri processi lavorativi. Ma qui arriva il colpo di scena: non si parla più di un’ottimizzazione della collaborazione tra umani e macchine, ma di una potenziale sostituzione completa del lavoro umano.

La storia di questa evoluzione non è nuova. Ricordiamo i ludditi dell’Ottocento, che si opponevano alla meccanizzazione del lavoro, ma ora ci troviamo di fronte a una situazione ben più seria: l'intelligenza artificiale non solo sta trasformando i lavori meccanici e ripetitivi, ma potrebbe anche minacciare ruoli altamente specializzati.

Secondo esperti e analisi recenti, alcuni dei lavori che potrebbero essere a rischio includono non solo le mansioni base in ambito ingegneristico, ma anche la programmazione e scrittura di codici, tradizionalmente svolte da ingegneri informatici. Ciò significa che un’intera generazione, che ha investito anni di studio e formazione, potrebbe trovarsi a dover affrontare un mercato del lavoro drasticamente cambiato e meno accogliente.

Il dibattito sull'impatto dell'intelligenza artificiale sul lavoro è solo all'inizio, e mentre i giovani si chiedono quale sarà il loro futuro professionale, le aziende e i governi si trovano nella posizione di dover rispondere a domande difficili su come integrare queste tecnologie senza compromettere i posti di lavoro. L'innovazione tecnologica è senza dubbio fondamentale, ma quanto è sostenibile se porta alla disoccupazione di professionisti altamente qualificati? Questo è il dilemma che tutti noi dovremo affrontare nei prossimi anni.