Landini in rosso: La crisi della casa editrice della Cgil supera i 3 milioni di euro!
2024-11-10
Autore: Alessandra
L'era di Maurizio Landini alla guida della Cgil sta affrontando una sfida senza precedenti; la casa editrice del sindacato, Futura Srl, ha riportato perdite che si avvicinano ai 3,1 milioni di euro su un fatturato di 3,4 milioni. La situazione finanziaria preoccupante ha spinto Landini a inviare ispettori per indagare sulle cause di questa crisi. Secondo quanto riportato da Open, queste perdite mettono in evidenza le sempre più frequenti difficoltà economiche del più grande sindacato italiano.
La crisi finanziaria di Futura
L'avvio delle attività editoriali di Futura srl, che includono la pubblicazione di libri e riviste, ha evidentemente coinciso con l'inizio delle problematiche finanziarie. La società non solo promuove e gestisce la comunicazione per la Cgil, ma affronta anche temi delicati come il lavoro, la previdenza e i diritti civili. Tuttavia, la nuova direzione editoriale intrapresa da Futura, che si è concentrata su argomenti complessi come la politica estera e la questione palestinese, potrebbe aver contribuito ai crescenti bisogni di risorse finanziarie.
Le attività editoriali e i costi
In quest'ottica, Futura si è anche spinta oltre, sviluppando piattaforme per il lavoro intelligente, organizzando webinar e corsi di formazione. Nonostante questi sforzi, la casa editrice sembra non essere riuscita a compensare le perdite derivanti dagli investimenti. Nel 2021, la registrazione di nuove testate e la pubblicazione di volumi sembravano rappresentare una spinta positiva, ma ora si è rivelato un peso difficile da sostenere. La presidente Daria Banchieri ha confermato in un rapporto che il fatturato, purtroppo, è diminuito rispetto all'anno precedente, evidenziando il drammatico divario tra entrate e uscite.
Un significativo aumento di capitale
A fronte di queste difficoltà, la Cgil ha approvato un aumento di capitale per sostenere Futura. Nel 2023, partecipazioni interne al sindacato hanno contribuito a un prestito di 570 mila euro e oltre 2 milioni di euro di versamenti. La presidente ha tentato di rassicurare i membri riguardo all'impatto della crisi energetica e del conflitto ucraino, minimizzando le loro conseguenze sui conti.
Le altre aziende del gruppo Cgil in difficoltà
Non è solo Futura a trovarsi in una situazione precaria; anche altre società del gruppo Cgil mostrano performance finanziarie deludenti. Il Centro congressi Frentani, pur registrando un incremento di fatturato, ha visto raddoppiare le sue perdite, costringendo la Cgil a intervenire nuovamente. Mentre la società immobiliare L'Antartide ha ottenuto un piccolo utile, aiutata da un contributo significativo del sindacato.
Un futuro incerto?
In questo contesto difficile, la Cgil si trova a dover salvaguardare le sue partecipate, ma resta un interrogativo: potrà questo modello di supporto interno garantire un futuro sostenibile, o si tratta solo di un altro capitolo di un lungo e oscuro libro in rosso? Una situazione che potrebbe avere conseguenze anche sul panorama sindacale italiano e sul modo in cui i sindacati affrontano le proprie attività editoriali nel Futuro.