L'Alternative für Deutschland (Afd) continua a segnare progressi straordinari nei sondaggi, raggiungendo addirittura il 22% secondo l'istituto Insa. Questo segna un ulteriore incremento per il partito di estrema destra, mentre i partiti tradizionali come la Cdu e la Csu registrano un calo, scendendo al 30%. I Liberali della Fdp restano ai margini, fermi al 4%, ben al di sotto della soglia necessaria per la rappresentanza parlamentare, e anche la Linke si trova esclusa dal Bundestag.

La Spd si conferma come la terza forza politica, attestandosi al 16%, seguita dai Verdi al 14%. Un dato interessante è la leggera flessione del movimento di Sahra Wagenknecht, che, pur perdendo un punto, sembra comunque garantire oltre il 5% nei sondaggi grazie al sostegno di una base elettorale in crescita.

Il sondaggio di Insa evidenzia un problema significativo per la Cdu, poiché la somma dei voti per i partiti conservatori e quelli più estremisti supera il 50%. Questo scenario complesso sta provocando frizioni all'interno della Cdu, soprattutto rispetto alla posizione del suo leader, Friedrich Merz, che ha espresso la necessità di escludere qualsiasi forma di cooperazione con l'Afd. La Bild ha definito i risultati come "pericolosi", evidenziando il potenziale impatto sulle strategie politiche future.

Con l'elezione generale tedesca in avvicinamento, il clima politico si fa sempre più teso e imprevedibile, alimentando i timori su una possibile erosione della democrazia rappresentativa nel Paese.