È con profondo rincrescimento che annunciamo la morte di Jocelyn Wildenstein, meglio conosciuta come la "donna gatto", deceduta serenamente all'età di 84 anni. Indimenticabile per i suoi estremi interventi di chirurgia plastica che l'hanno trasformata in un'icona felina, Jocelyn ha dedicato oltre 2,4 milioni di euro alla sua immagine. Nonostante la sua notorietà, questa cifra non ha potuto garantirle la felicità.

La notizia della sua morte è stata comunicata dal compagno Lloyd Klein, che ha espresso il suo dolore in una nota ufficiale, descrivendo Jocelyn come una compagna amata e una figura preminente nella sua vita. Nata in Svizzera nel 1940, Jocelyn ottenne grande notorietà dopo il suo matrimonio con il mercante d'arte Alec Wildenstein, avvenuto nel 1978, che le ha donato due figli: Diane e Alec Jr.

La sua vita è stata caratterizzata da un’immensa fortuna generata dal divorzio, durante il quale ha ricevuto un accordo da 2,5 miliardi di dollari, oltre a 100 milioni di dollari all'anno per 13 anni. Tuttavia, una serie di decisioni finanziarie discutibili hanno portato Jocelyn a dichiarare bancarotta nel 2018, affermando di non avere più alcun patrimonio.

Il suo primo intervento estetico risale agli anni '70, quando si sottopose a un lifting agli occhi. Nel corso degli anni, la Wildenstein ha continuato a modificarla, alimentando voci e speculazioni sulla sua psiche e sulla sua immagine. Durante il suo divorzio, Jocelyn accusava il marito di averla spinta verso la chirurgia, affermando che lui "odiava stare con le persone anziane", mentre Alec la descriveva come "pazza" e caparbia nelle sue scelte estetiche. "Pensava di poter aggiustare il suo viso come un mobile. La pelle non funziona così", rivelava in un'intervista.

Jocelyn era una figura controversa ma affascinante nella cultura popolare, avendo accumulato oltre 1,1 milioni di follower sui social media, dove condivideva momenti della sua vita stravagante. La sua scomparsa lascia un vuoto nel mondo dell’intrattenimento e tra i suoi fan, che ricorderanno sempre la 'donna gatto' come un simbolo di bellezza e tragica trasformazione.