
La storia di Rossella: "Con la neuropatia non posso lavorare, ma per l'Inps non è invalidante"
2025-04-08
Autore: Sofia
La vicenda di Rossella, una donna di 40 anni originaria di Alessandria, sta suscitando indignazione e preoccupazione. Dopo aver scoperto di soffrire di neuropatia nel 1998, Rossella si è vista negare dall'INPS il riconoscimento dell'invalidità. Questa situazione è emblematica di un problema più ampio: i criteri di valutazione dell'INPS non solo non sono stati aggiornati dal 1992, ma sembrano ignorare le reali conseguenze della malattia sulla vita quotidiana dei pazienti.
Rossella racconta le sue difficoltà: "Non posso lavorare, la mia condizione mi provoca un dolore costante e limitazioni prossime a quelle di chi ha una disabilità riconosciuta. Eppure, secondo l'INPS, non risulto invalida. È frustrante e disarmante." La sua testimonianza evidenzia le lacune del sistema previdenziale, che fatica a riconoscere le malattie croniche e debilitanti nel contesto moderno.
La neuropatia, una condizione che colpisce i nervi e provoca sintomi come dolore, intorpidimento e debolezza muscolare, è solo una delle malattie invisibili che spesso non ricevono il dovuto riconoscimento. La questione è di vitale importanza per molti altri cittadini, che come Rossella si trovano a combattere non solo contro la malattia, ma anche contro un sistema che non li tutela.
Il caso di Rossella ha attirato l'attenzione di diverse associazioni di pazienti e attivisti, che stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di un aggiornamento delle normative. Molti chiedono che venga avviata una revisione dei criteri di valutazione dell'invalidità per adattarli alle reali condizioni di salute dei cittadini contemporanei.
La storia di Rossella è quindi molto più di un singolo caso; è un grido di allerta per un'intera categoria di persone e un invito a riformare un sistema che deve riflettere le esigenze e le sofferenze di chi vive con patologie spesso sottovalutate. La lotta per il riconoscimento della neuropatia e di altre malattie simili continua, e la voce di Rossella ci ricorda l'importanza di non rimanere in silenzio.