La sorprendente ibridazione con i Denisovani e il suo impatto sulla nostra evoluzione
2024-11-12
Autore: Francesco
I nostri remote origini hanno rivelato che i nostri antenati non erano molto selettivi riguardo ai partner con cui si accoppiavano. Questa promiscuità preistorica ha lasciato il segno nei geni delle popolazioni umane attuali.
I Denisovani, una misteriosa specie estinta, giocano un ruolo sorprendente nella storia evolutiva dell'uomo. Studi recenti suggeriscono che Homo sapiens si sia accoppiato con almeno tre diverse linee di Denisovani nel corso della sua evoluzione. Questa scoperta conferma che l’evoluzione umana è stata un viaggio intricato, composto da numerosi incroci con altre specie di ominidi, piuttosto che un percorso semplice e lineare.
La dott.ssa Linda Ongaro, guida dello studio pubblicato su Nature Genetics, ha messo in evidenza l'importanza di queste interazioni, sottolineando che i Denisovani non erano estranei ai nostri antenati. I resti di questi ominidi sono stati identificati per la prima volta nel 2010 in Siberia, nella Caverna di Denisova. Da allora, è emerso che il loro DNA è rintracciabile in popolazioni umane in tutto il mondo.
Contrariamente all'idea iniziale che solo i Papuani avessero ereditato il DNA dei Denisovani, studi più recenti hanno dimostrato che anche le popolazioni dell'Asia orientale, dell'Asia meridionale e gli indigeni americani portano tracce di questa misteriosa specie.
I Denisovani sono conosciuti per resti fossili limitati, comprendenti un osso di dito e altri frammenti. Tuttavia, analizzando i geni presenti nei moderni Homo sapiens, i ricercatori hanno scoperto prove di almeno tre eventi di ibridazione con questo gruppo ancestrale.
Le evidenze suggeriscono che circa 409.000-222.000 anni fa, diverse linee di Denisovani si frammentarono e si mescolarono con antichi antenati degli asiatici orientali e dei Papuani, trasferendo loro importanti adattamenti genetici cruciali per la sopravvivenza in ambienti ostili.
Un esempio significativo è il gene EPAS1, che fornisce tolleranza all'ipossia e si riscontra nelle popolazioni tibetane. Questo gene, ereditato dai Denisovani, ha favorito l'adattamento in altitudini elevate. Inoltre, tra gli Inuit della Groenlandia, è stata identificata un'aplotipo derivato dai Denisovani che influisce sul metabolismo dei lipidi, offrendo un vantaggio nei rigidi climi artici.
Questo studio non solo arricchisce la nostra comprensione delle interazioni tra le antiche specie umane, ma mette anche in luce il complesso mosaico della genetica contemporanea, suggerendo che la nostra diversità genetica è il risultato di legami intessuti nel corso di millenni. L’ibridazione con i Denisovani non è solo un capitolo della nostra storia evolutiva, ma un tassello fondamentale della nostra identità genetica.