La situazione del trasporto pubblico in Italia: sciopero nazionale in corso e le difficoltà nei servizi
2024-11-08
Autore: Francesco
Oggi, 8 novembre, l'Italia sta affrontando uno sciopero nazionale del trasporto pubblico durevole 24 ore, senza le tradizionali fasce di garanzia, creando un caos imponente sulle strade e nei mezzi pubblici. Roma, in particolare, è completamente paralizzata. Il raccordo anulare è evidenziato in rosso nella mappa di Luceverde, segnalando traffico congestionato. Gli utenti stanno subendo enormi disagi, con lunghe code e un trasporto pubblico praticamente inagibile.
A Roma, oltre alla difficoltà nel traffico stradale, sono segnalate chiusure delle linee della metropolitana. La linea A e B della metro sono garantite solo in fasce limitate, mentre le linee tram e bus sono state drasticamente ridotte. I pendolari si trovano in difficoltà, ammassati attorno alle stazioni mentre attendono taxi, con l'attesa che si allunga di minuto in minuto.
"Oggi è una giornata di protesta e di lotta per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori" afferma Maurizio Landini, segretario della Cgil, durante un raduno a Porta Pia, sottolineando l'adesione elevata che supera il 90%. I lavoratori chiedono non solo il rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2023, ma anche investimenti necessari per garantire servizi efficienti e sicuri. La situazione è simile anche in altre città, da Bologna a Napoli, con percentuali di adesione che superano il 90%.
Il vicepremier Matteo Salvini ha commentato lo sciopero, dichiarando che è “assolutamente scorretto” causare disagi senza garantire almeno i servizi minimi. Ha sottolineato come questo sciopero colpisca milioni di italiani, spesso privi della possibilità di recarsi al lavoro o a visite mediche urgenti.
In Sardegna, l'adesione è stata tra le più alte, oltre il 95%, causando significativi disagi per pendolari e studenti, con il 30% di personale attivo solo nelle fasce di garanzia. Anche a Milano e Torino si segnalano difficoltà, con trasporti ferroviari e metropolitani quasi totalmente fermi.
"La situazione è al collasso", afferma Marco Verzari della Uiltrasporti, denunciando la mancanza di adeguato personale e di fondi vitali per il settore. Le proteste non si fermeranno finché non si otterranno risposte concrete dal governo. Gli utenti, pur comprendendo le ragioni dei lavoratori, sono costretti a subire le conseguenze di una crisi che richiede immediata attenzione.
In conclusione, il grido d’allerta dei sindacati non è solo un segnale di protesta ma una richiesta urgente di ascolto e intervento, affinché il trasporto pubblico, servizio essenziale per tanti italiani, possa tornare a funzionare in modo dignitoso e sicuro.