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La lotta per l'eredità della casa di Lee Kuan Yew: un dramma familiare che scuote Singapore

2025-01-12

Autore: Luca

Situata al numero 38 di Oxley Road, in uno dei quartieri più esclusivi di Singapore, si trova la residenza di Lee Kuan Yew, il fondatore e primo primo ministro del paese, scomparso nel 2015. Questa casa, che ha visto i primi passi della politica moderna di Singapore e la nascita del Partito d'Azione Popolare, ora è al centro di una violenta disputa familiare che coinvolge i suoi tre figli: Lee Hsien Loong, l’attuale primo ministro, e i suoi due fratelli, Lee Hsien Yang e Lee Wei Ling.

Alla morte di Lee Kuan Yew, si è aperta una battaglia legale e politica per il controllo della casa. Lee Hsien Yang ha fatto richiesta di asilo politico nel Regno Unito, temendo ritorsioni dal fratello Hsien Loong, considerato il più influente della dinastia politico-familiare che ha governato Singapore per quasi sette decenni. Questo scontro non è solo un conflitto tra fratelli, ma rappresenta simbolicamente anche le tensioni all'interno del sistema politico semi-autoritario di Singapore, accentuando ogni giorno di più la percezione di una rivalità personale e di nepotismo che caratterizza l'élite di governo.

La villa, un'imponente costruzione coloniale, ha un valore sia emotivo che simbolico. Dopo la morte della moglie di Lee, Lee Kuan Yew vi ha vissuto con Wei Ling, una rispettata neurologa. Alla lettura del testamento, si scoprì che la casa sarebbe stata ereditata da Hsien Loong, ma Wei Ling avrebbe potuto continuare a viverci. Tuttavia, secondo quanto affermano Yang e Wei Ling, l'idea del padre era di demolire l’edificio una volta che Wei Ling se ne fosse andata, per evitare che diventasse un museo, ma questa visione è stata contestata da Hsien Loong.

Promettente inizialmente, la situazione sembrava risolversi quando Yang acquistò la villa da Hsien Loong. Tuttavia, il governo lanciò un'inchiesta sulla possibilità di conservare la casa per scopi pubblici, generando frizioni tra Yang e l'amministrazione. Nonostante la commissione concludesse che la residenza avesse rilevanza storica, sondaggi indicavano che la maggior parte della popolazione preferirebbe la demolizione.

In un comunicato del 2017, Yang e Wei Ling hanno accusato Hsien Loong di ambizioni dinastiche, asserendo che stesse sfruttando l'eredità di Lee Kuan Yew a fini politici. Hsien Loong rispose negando fermamente tali accuse nel parlamento, ma ora le tensioni hanno preso una piega ancora più controversa. Nel 2017, Yang si schierò in un nuovo partito di opposizione, contemplando anche una possibile candidatura alla presidenza, ma in seguito a varie controversie e un'inchiesta su presunti reati di falso testimoniale, lui e la moglie hanno lasciato Singapore per il Regno Unito.

Recentemente, la notizia della morte di Wei Ling, avvenuta il 9 ottobre a causa di una rara malattia neurodegenerativa, ha scosso ulteriormente la già fragile unità della famiglia Lee. Yang, ora residente in Gran Bretagna, ha dovuto organizzare il funerale a distanza. Questo dramma familiare continua a catturare l'attenzione pubblica ed i media, poiché evidenzia non solo una crisi familiare, ma anche le complessità intergenerazionali di una delle famiglie politicamente più influenti del mondo.

Un reporter del New York Times ha recentemente bussato alla porta della storica villa, per ricevere risposta da una domestica, confermando che all'interno non c'era nessuno. La lotta per l’eredità della casa e le implicazioni politiche che ne derivano rimangono punti di acceso interesse nella narrazione della moderna Singapore.