Mondo

La fiammata dei prezzi del gas dopo l'attacco ucraino all'ultimo gasdotto russo verso l'Europa

2025-01-13

Autore: Marco

L'Ucraina ha lanciato un attacco aereo con droni contro una stazione di compressione del gasdotto TurkStream in Russia, con il chiaro intento di bloccare le forniture di gas verso i paesi europei. La notizia, diffusa dal ministero della Difesa russo, riportava che l'operazione risale al 11 gennaio ed è stata condotta con nove droni, tutti neutralizzati dalla contraerea russa. Non ci sono stati feriti tra il personale e il funzionamento della stazione non è stato interrotto, come dichiarato da Mosca. Questo attacco è stato etichettato dal Cremlino come un "atto di terrorismo energetico".

Che cos'è il TurkStream, il gasdotto bersaglio dell'Ucraina

Il TurkStream è l'unica rotta rimasta operativa per l'approvvigionamento di gas russo in Europa, dopo la sospensione delle forniture che passano attraverso l'Ucraina e il sabotaggio del Nord Stream nel 2022. Il gasdotto, inaugurato nel gennaio 2020, è composto da due linee principali: una collega la Russia con la Turchia attraverso il Mar Nero, mentre l'altra serve i paesi del sud e sud-est Europa.

Cosa accade ora con il gasdotto

Con partenza dalla stazione russa di Russkaya, il gasdotto attraversa il Mar Nero per raggiungere Kıyıko y in Turchia, e successivamente si dirama verso il confine tra Turchia e Grecia, e tra Turchia e Bulgaria. È progettato per una capacità di 31,5 miliardi di metri cubi all'anno, ma l’incremento della tensione geopolitica sta già influenzando i mercati. Infatti, dopo la notizia del tentativo di attacco, il prezzo del gas in Europa ha visto un incremento dell'1%.

Il costo del progetto e le ripercussioni politiche

I costi del TurkStream, inizialmente stimati in 11,4 miliardi di euro, sono lievitati oltre il 160% rispetto ai budget previsti, rendendo questo progetto non solo strategico dal punto di vista energetico, ma anche altamente politicizzato. Sostituendo il cancellato South Stream nel 2014, la Russia ha cercato alternative ai gasdotti attraverso l'Ucraina, evidenziando la fragilità delle forniture energetiche in regione.

Tensioni in Ungheria

L'Ungheria, tra i paesi maggiormente colpiti da potenziali interruzioni delle forniture, ha espresso grande preoccupazione. Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha sottolineato l'importanza cruciale del TurkStream per la sicurezza energetica della sua nazione e dell'Europa centrale. Ha affermato che qualsiasi minaccia all'integrità di questa infrastruttura deve essere considerata un attacco diretto alla sovranità del Paese.

Aumento dei prezzi del gas

Attualmente, l'indice TTF della borsa di Amsterdam, punto di riferimento per il prezzo del gas naturale in Europa, ha registrato un forte rialzo, superando i 48 euro al MWh, sebbene sia ancora sotto i 50 euro toccati all'inizio di gennaio. I contratti futuri per febbraio hanno visto un aumento significativo del 7,23%, influenzati da un'ondata di freddo in Europa centrale e da nuove sanzioni statunitensi contro la Russia, creando una tempesta perfetta per l'apprensione sui mercati energetici.