
La Corte USA Blinda Chrome: Google Rimane al Comando!
2025-09-02
Autore: Marco
Verdetto Storico per Google!
NEW YORK – La Corte USA ha stabilito che Google non deve vendere Chrome, il browser più utilizzato al mondo, mettendo a tacere le voci sul suo monopolio nella ricerca online. La giudice Amit Mehta, nella sua sentenza, ha fatto emergere una questione cruciale per il gigante della tecnologia, portando a una reazione esplosiva delle azioni di Google, che sono aumentate di oltre sei punti a Wall Street.
Rimediare senza Cedere: La Strategia di Google
Il giudice ha riconosciuto che Google detiene un monopolio nella ricerca online e ha introdotto rimedi significativi. Google non potrà più stipulare accordi in esclusiva per garantire la sua ricerca come servizio predefinito, colpendo i contratti multimiliardari con colossi come Apple e Samsung. Questa decisione non solo amplia le opzioni per gli utenti, ma stimola anche una maggiore concorrenza.
Il Monopolio di Google: Una Storia Che Si Ripete
Questa sentenza segue una precedente decisione dello scorso anno, in cui Mehta dichiarava che Google aveva violato le leggi antitrust. "Google è un monopolista; si è comportato come tale per mantenere il suo potere", aveva affermato il giudice, segnando una battaglia legale senza precedenti simile a quella contro Microsoft negli anni '90.
L’Appello di Google e il Futuro del Mercato
Il Dipartimento di Giustizia ha chiesto misure drastiche, fra cui la vendita di Chrome, ma Google ha resistito. Sundar Pichai, CEO di Alphabet, ha avvertito che le misure richieste avrebbero portato a conseguenze devastanti per il business di ricerca. E mentre startup come OpenAI e Perplexity hanno mostrato interesse per l’acquisto di Chrome, la battaglia è ben lungi dall’essere conclusa.
Sospiro di Sollievo a Mountain View
Ora Google ha deciso di appellarsi contro la sentenza, sperando di eliminare l’etichetta di monopolista che grava sulla sua reputazione. Sebbene il processo possa richiedere anni, la compagnia respira un momento di sollievo per la preservazione di Chrome, una risorsa strategica cruciale per sostenere il business futuro nell’era dell’intelligenza artificiale.