La Comunità Ebraica di Venezia è "amareggiata" per il dibattito di Amnesty sul "genocidio dei palestinesi"
2025-01-02
Autore: Luca
Un dibattito organizzato da Amnesty International a Venezia, incentrato sul presunto "genocidio" perpetrato da Israele nei confronti della popolazione palestinese di Gaza, ha suscitato forti reazioni da parte della Comunità Ebraica locale. L'evento è previsto per il 9 gennaio presso l'Ateneo Veneto, rinomata istituzione culturale situata poco distante dal celebre Teatro La Fenice. È importante notare che l'Ateneo non è l'organizzatore ma ospita l'incontro.
Il titolo dell'evento, "Ti senti come se fossi subumano", è emblematico della direzione polemica che Amnesty intende prendere. Durante il dibattito interverranno Vito Todeschini e Tina Marinari, attivisti coinvolti nella campagna di Amnesty per denunciare le presunte violenze attuate dall'esercito israeliano.
Dario Calimani, presidente della Comunità Ebraica, ha espresso il suo profondo disappunto in una lettera indirizzata ad Antonella Magaraggia, presidente dell'Ateneo Veneto e giudice in pensione. Nella missiva, Calimani ha dichiarato che la Comunità Ebraica si sente "amareggiata e sorpresa" dall'annuncio dell'incontro, sottolineando la necessità di un approccio più critico prima di dare spazio a posizioni che ritiene "preconcette". "Avremmo gradito che Amnesty avesse sollevato la sua voce anche in occasioni di altre atrocità," ha affermato Calimani, riferendosi agli attacchi recenti contro Israele.
Calimani ha inoltre osservato che, sebbene ci possano essere diverse opinioni riguardo alla situazione in Israele e Gaza, è inappropriato fare propaganda in un contesto tanto complesso. Ha criticato il linguaggio usato durante il dibattito, definendolo demagogico e distante da una riflessione storica sui fatti, e ha aggiunto che le posizioni unilaterali non contribuiscono a risolvere una questione che dura da oltre settant'anni.
In conclusione, l'attacco contro Amnesty è stato deciso: "La loro posizione è chiara e continua a generare ulteriore odio," ha avvertito Calimani, avvisando che l'uso del termine "genocidio" ha gravi conseguenze. La Comunità Ebraica evidenzia come simili dichiarazioni possano alimentare una crescente confusione tra Israele e gli ebrei in tutto il mondo, anche quando si cerchi di fare distinzioni.
In un contesto di crescente tensione internazionale, il dibattito di Amnesty si inserisce in una narrazione globale che continua ad evolversi. Mentre le tensioni tra Israele e Palestina rimangono fonte di conflittualità, in molti si chiedono se eventi come questo possano davvero contribuire a una comprensione reciproca o se, invece, favoriranno ulteriori divisioni.