La Cassazione conferma la condanna all'ergastolo di Gilberto Cavallini per la strage di Bologna
2025-01-15
Autore: Marco
La Corte di Cassazione ha ufficialmente ratificato la condanna all’ergastolo di Gilberto Cavallini, un ex membro dell’organizzazione neofascista Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR). Questa decisione è legata al suo coinvolgimento nella terribile strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto 1980, quando una bomba piazzata nella stazione prese la vita a 85 persone e ne ferì oltre 200.
Cavallini è stato giudicato colpevole di aver collaborato con i principali esecutori dell'attentato, tra cui il fondatore dei NAR, Valerio Fioravanti, e Francesca Mambro. È emerso che aveva fornito loro rifugio nella sua abitazione a Villorba, in provincia di Treviso, prima della farneticante esplosione, oltre a documenti falsi e un veicolo per facilitare la loro fuga.
Nonostante le prove schiaccianti, Cavallini ha sempre sostenuto di essere innocente e ha respinto ogni accusa riguardante il suo coinvolgimento nella strage. Attualmente è detenuto nel carcere di Terni, dove, dal 1983, sta scontando varie pene, tra cui diversi ergastoli per reati di banda armata e per omicidi risalenti agli anni '79-81, diretti dal NAR.
L'udienza che ha portato alla conferma della pena si è svolta mercoledì e ha richiamato l'attenzione mediatica, sottolineando quanto ancora colpisce la memoria collettiva italiana questo tragico evento. La strage di Bologna è considerata una delle pagine più buie della storia recente del nostro paese. La decisione della Cassazione è vista come un messaggio chiaro contro l'impunità per reati di terrorismo e un passo importante per le famiglie delle vittime, che da decenni chiedono giustizia.