La BCE di Lagarde: I tagli dei tassi in arrivo e il futuro dell'economia europea
2025-01-14
Autore: Matteo
Introduzione
La Banca Centrale Europea (BCE), guidata da Christine Lagarde, si sta distaccando sempre di più dalla Federal Reserve americana, continuando a perseguire una politica di riduzione dei tassi di interesse nell'area euro. Questa mossa avviene nonostante le preoccupazioni espresse da alcuni membri del Consiglio direttivo riguardo a un possibile rialzo dell'inflazione. Olli Rehn, governatore della Banca centrale della Finlandia e membro del Consiglio della BCE, ha condiviso questa prospettiva in un'intervista a Bloomberg TV, affermando che “In un contesto di disinflazione che procede come previsto e con un outlook sulla crescita che si è indebolito, ha senso continuare a tagliare i tassi.”
La Roadmap di Olli Rehn
Rehn ha delineato una roadmap chiara: la BCE potrebbe abbandonare la politica monetaria restrittiva entro la metà dell'estate, se non prima. Questa uscita da una fase di restrizione segna una svolta significativa: i tassi di interesse potrebbero finalmente raggiungere il livello neutrale, un concetto molto dibattuto tra gli economisti. Secondo Rehn, il tasso neutrale oscillerebbe tra lo 0,2% e lo 0,8%. Questo significa che, nel caso in cui l'inflazione nell'area euro tornasse al target del 2%, il tasso neutrale potrebbe collocarsi tra il 2,2% e il 2,8%. Le dichiarazioni di Rehn rappresentano un contrattacco ai falchi della BCE, che sostengono una maggiore cautela.
Il Ruolo di Christine Lagarde
Tuttavia, Christine Lagarde ha avvertito che la lotta contro l'inflazione è tutt'altro che conclusa. Nel frattempo, i mercati si interrogano sulla quantità di ulteriori riduzioni dei tassi nell'anno successivo.
Le Riduzioni dei Tassi nel 2024
Il 2024 è stato segnato da quattro riduzioni dei tassi, l’ultima delle quali si è verificata il 12 dicembre, portando i tassi sui depositi al 3%, i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,15% e i tassi marginali al 3,40%. Nonostante i progressi, la BCE ha rimosso una frase chiave dai suoi comunicati che indicava che i tassi sarebbero rimasti a livelli restrittivi fino al ritorno dell'inflazione al target del 2%. Questo cambiamento segna un cambiamento nel linguaggio della BCE e nel suo approccio verso la politica monetaria.
Divergenza tra BCE e Federal Reserve
La divergenza tra BCE e Federal Reserve è destinata ad aumentare, soprattutto dopo i recenti dati macroeconomici degli Stati Uniti che hanno influenzato negativamente i mercati. I Nonfarm Payrolls hanno rivelato una situazione complessa per l’economia americana, portando a una maggiore incertezza sulle future decisioni di politica monetaria della Fed. Di conseguenza, gli economisti europei potrebbero dover rivedere le loro previsioni per il 2025 e oltre, in un contesto di continue fluttuazioni economiche.