La notte scorsa Odessa, città portuale dell'Ucraina meridionale, è stata teatro di un potente attacco russo che ha causato la morte di almeno una donna e ha lasciato un bilancio di 13 feriti, tra cui un bambino di soli 4 anni e un ragazzo di 16. La notizia è stata riportata dalla Procura regionale su Telegram, ed evidenzia l'intensificarsi del conflitto nella regione.

In un comunicato ufficiale, le autorità hanno confermato l'utilizzo di droni da parte delle forze armate russe, che hanno colpito non solo Odessa ma anche le aree circostanti. Questo attacco si inserisce in una serie di bombardamenti che hanno messo a rischio la vita dei civili, destando preoccupazione a livello internazionale.

Inoltre, sempre nella notte scorsa, un altro attacco è avvenuto a Nikopol, una città situata nell'Ucraina centro-orientale, dove un uomo di 50 anni è rimasto ferito a seguito di un bombardamento con lanciatori di missili Grad. La notizia è stata diffusa dal capo del Consiglio di difesa di Kryvyi Rih, Oleksandr Vilkul, il quale ha anche riferito danni a un'azienda industriale nella zona.

Da parte loro, le difese aeree russe hanno dichiarato di aver abbattuto ben 50 droni ucraini nelle ultime ore, in un'operazione che ha coinvolto sette regioni. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, la maggior parte degli intercettamenti è avvenuta nella regione di Bryansk, con 28 droni distrutti, seguiti da 12 nella regione di Kursk e 4 nella regione di Novgorod.

Il contesto attuale del conflitto è sempre più teso e la situazione umanitaria nelle zone colpite continua a deteriorarsi, con la comunità internazionale che chiede misure più incisive per proteggere la popolazione civile. La guerra in Ucraina sembra essere lontana dalla risoluzione, con ogni attacco che riaccende le preoccupazioni per la sicurezza regionale e globale.