
JD Vance a Palazzo Chigi: «Il futuro dei dazi è con Meloni»
2025-04-18
Autore: Matteo
Nella frenesia politica europea, JD Vance, l'illustre vicepresidente degli Stati Uniti, è giunto a Roma cominciando dalla storica visita a Donald Trump di Giorgia Meloni, accolta dal New York Times come una delle sole leader europei a piacere al magnate americano.
All'arrivo all'aeroporto di Ciampino, Vance è stato accolto da un’apparato di sicurezza imponente. Tiratori scelti, unità cinofile e un elicottero della Polizia vigiliavano ogni movimento, un chiaro segnale dell’importanza della visita.
Il dialogo con l'Europa
Poco prima dell'incontro previsto a Palazzo Chigi, Vance ha condiviso una breve dichiarazione, accennando a negoziati commerciali cruciali tra Italia, Stati Uniti e l’intera Unione Europea. Nonostante un piccolo contrattempo organizzativo, l'ottimismo regnava sovrano: "Abbiamo parlato intensamente ieri e continueremo oggi".
Il vicepresidente ha espresso una rinnovata fiducia anche sui negoziati in atto tra Russia e Ucraina, promettendo di aggiornare Meloni su possibili sviluppi favorevoli: "C’è un forte senso di positività, crediamo che ci siano possibilità per porre fine a questa guerra brutale".
Meloni: un rapporto solido con gli Stati Uniti
Giorgia Meloni, con un tocco di umorismo, ha accolto Vance con un: "Mi sei mancato!". Durante il loro incontro, ha ribadito la ferma volontà di rafforzare la cooperazione tra Italia e Stati Uniti, dichiarando l'Italia un partner imprescindibile in Europa e nel Mediterraneo.
La premier ha mostrato il suo orgoglio per il legame speciale che unisce i due paesi, esprimendo la determinazione a far crescere ulteriormente questa collaborazione.
Prospettive future
Con Vance e Meloni al timone, i colloqui potrebbero segnare un nuovo corso nei rapporti commerciali e diplomatici, con l'Europa sempre più centralizzata nel complesso scacchiere geopolitico mondiale.
Le aspettative sono alte e gli occhi sono puntati su come queste conversazioni potranno plasmare il futuro delle relazioni transatlantiche. Sarà interessante osservare come si svilupperà questa amicizia politica, in un’epoca di sfide globali e incertezze.