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Jack Smith si dimette: "Degenerato. Lascia a mani vuote"

2025-01-13

Autore: Francesco

Dopo i tentativi falliti di incriminare Donald Trump, il procuratore speciale Jack Smith ha deciso di dimettersi dal Dipartimento di Giustizia a pochi giorni dal ritorno del tycoon alla Casa Bianca, previsto per lunedì prossimo. Le sue dimissioni, sebbene non sorprendenti date le recenti vittorie politiche di Trump e l'archiviazione dei suoi casi federali riguardanti l'insurrezione del 6 gennaio 2021 e i documenti riservati a Mar-a-Lago, hanno un forte impatto simbolico sulla scena politica americana.

La controversia legale che circonda la pubblicazione del rapporto di Smith, contenente le prove della presunta cospirazione di Trump per sovvertire le elezioni del 2020, è ancora in corso. La Corte d'appello dell'11mo Circuito ha già dato il via libera alla diffusione del dossier, ma i tempi restano incerti. Nel frattempo, Trump ha sollevato una protesta formale al ministro della Giustizia Joe Biden, Merrick Garland, chiedendo di ostacolare qualsiasi pubblicazione del rapporto prima dell'insediamento presidenziale.

"Il procuratore speciale è stato licenziato. È una vergogna per se stesso, la sua famiglia e il suo Paese. Ha speso oltre 100 milioni di dollari nella caccia alle streghe contro di me e se ne va a mani vuote", ha commentato Trump in modo piccato. La sua dichiarazione riflette il risentimento verso Smith, lo stesso procuratore che, durante le sue indagini, ha vissuto attacchi incessanti da parte dell'ex presidente, il quale lo ha etichettato come "squilibrato".

Smith, che nel novembre 2022 è stato incaricato da Garland di condurre le indagini su Trump, ha abbandonato il suo prestigioso incarico alla Corte penale internazionale dell'Aia, dove si era distinto per le indagini sui crimini di guerra in Kosovo. Prima di questo incarico, Smith aveva lavorato al Dipartimento di Giustizia, specializzandosi in casi di corruzione che coinvolgevano figure pubbliche. La sua carriera è stata caratterizzata da casi di grande rilievo e responsabilità.

A seguito della vittoria di Trump alle elezioni presidenziali e della pronuncia della Corte Suprema sull'immunità, Smith ha archiviato i suoi casi in rapida successione. Adesso, con la sua recente decisione di dimettersi, solleva domande cruciali su ciò che accadrà al suo rapporto finale e sulla possibilità di future azioni legali. La tensione è palpabile, e gli avvocati di Trump sostengono che la pubblicazione del dossier potrebbe interferire con le sue funzioni e ulteriormente polarizzare la già fratturata opinione pubblica americana.

Con il suo addio, Smith ha anche richiesto alla giudice distrettuale Aileen Cannon di revocare l'ordine che bloccava la pubblicazione del suo rapporto finale, dando così una nuova dimensione alla battaglia legale che continua a imperversare attorno alla figura di Trump e alle sue ambizioni politiche.